Nel lontano Giappone è iniziata la Coppa del Mondo di pallavolo, competizione prestigiosa che si svolge ogni 4 anni e raduna le 12 migliori squadre del panorama mondiale, mettendo in palio 3 posti per le Olimpiadi che si svolgeranno tra meno di un anno a Londra.
L'Italia partecipa sia con la Nazionale maschile, fresca del secondo posto nei recenti Europei, che con quella femminile, campione del Mondo uscente con l'incredibile record di 2 soli set persi in tutto il torneo. Le prime a scendere in campo sono state le ragazze di mister Barbolini, che pur dovendo rinunciare ad alcune atlete importanti (per scelta personale o per infortunio) hanno battuto 3 a 1 le padrone di casa giapponesi, disputando un'ottima partita. A rendere speciale quest'esordio, però, è stata la capitana delle azzurre, Eleonora Lo Bianco, che ha festeggiato la cinquecentesima gara con la Nazionale, un record prestigiosissimo e che dimostra le grandissime capacità di questa straordinaria atleta.
Classe 1979, originaria di Borgomanero, nel novarese, Eleonora "Leo" Lo Bianco ha iniziato a giocare a pallavolo molto presto, esordendo in serie C con l'Omegna a soli 15 anni, nel 1994, e conquistando due promozioni consecutive che l'hanno portata in B1 e nell'orbita della nazionale, con cui esordisce nel 1998 a nemmeno 19 anni. Dopo essere passata professionista nel 1999-2000 in A2 con Busto Arsizio, disputa diverse stagioni nella serie A femminile con Ravenna e Jesi, senza tuttavia ottenere successi, finché non decide di trasferirsi a Bergamo, compiendo il definitivo salto di qualità ; con le lombarde vince due Scudetti, due Coppe Italia e tre Champions League, ricevendo diversi premi personali come miglior palleggiatrice delle varie competizioni. I successi nel club sono quasi un trampolino per il rilancio della Nazionale, che dopo l'argento agli Europei 2001 e l'oro ai Mondiali 2002 aveva ottenuto solo piazzamenti e collezionato cocenti delusioni, su tutte il flop alle Olimpiadi del 2004; con il nuovo allenatore Barbolini, la Lo Bianco guida da capitana le azzurre ad un indimenticabile 2007, con le vittorie agli Europei e alla Coppa del Mondo, e restituisce all'Italia un ruolo da protagonista a livello internazionale, suggellato dal bis europeo del 2009. Una carriera davvero invidiabile insomma, anche se la sua vittoria più grande è stata un'altra: alla fine del 2010 le viene diagnosticato un tumore al seno, e Leo deve fermarsi per affrontare questo nuovo nemico, invisibile e per questo ancor più pericoloso; ha vinto la sua battaglia, l'operazione a cui si è sottoposta ha eliminato il nodulo, e dopo pochi mesi lei è tornata in campo, tra gli abbracci delle compagne e di tutti i tifosi, trascinando poi la squadra alla conquista dello scudetto. Una vittoria sicuramente diversa, di sicuro la più importante perché vale una vita.
Come detto, ha ritoccato il record di presenze in Nazionale per un giocatore di pallavolo italiano, che peraltro già era suo da qualche anno (per quanto riguarda gli uomini, il record appartiene a Giani con 474 presenze), e spera di guidare le sue compagne al bis nella Coppa del Mondo, anche se di certo il suo obiettivo è un altro: Londra 2012. Dopo le delusioni del 2004 e del 2008, edizioni in cui le azzurre non sono riuscite ad arrivare alle medaglie, l'oro nella competizione a cinque certi è senza dubbio la massima aspirazione per lei e per le altre ragazze, che in questi anni hanno vinto praticamente tutto. Questa competizione, oltre al grande prestigio derivante da una vittoria, servirà dunque a Leo Lo Bianco per conquistare il pass per Londra, dove lei spera di poter sfilare addirittura da portabandiera, come sperano le migliaia di fan che hanno aderito alla pagina facebook creata ad hoc per incentivare la sua candidatura; da battere c'è la concorrenza di altre grandissime atlete, come la Sensini, la Idem e la Vezzali, ma di sicuro la capitana azzurra non si tirerà indietro, abituata com'è ad affrontare e vincere le sfide, in campo e nella vita.