L'ultima volta che aveva ottenuto la promozione in serie A, era guidato in campo da Silvio Piola, il miglior marcatore di sempre nella storia del campionato italiano, e quando era retrocesso in B giocavano ancora campioni come Boniperti, Ghiggia, Nordahl, Liedholm, Schiaffino e Cesare Maldini. Erano rispettivamente il 1948 e il 1956, da allora sono passati 55 anni, trascorsi soprattutto nella serie cadetta, in C1 e in C2, senza mai avvicinarsi davvero ai fasti di un tempo. Adesso, il Novara Calcio può festeggiare la seconda promozione consecutiva, e torna ad assaporare finalmente l'aria della serie A e delle grandi sfide contro le maggiori squadre d'Italia. E' questo il verdetto espresso dai playoff della serie B, la degna conclusione di un torneo scoppiettante, dominato da Atalanta e Siena, ma incerto fino alla fine nelle zone alte e basse della classifica e vetrina invidiabile per nuovi talenti (giovani o esplosi tardi) del nostro campionato.
Alla fine, l'ha spuntata il team di Attilio Tesser, e bisogna dire che ha vinto con merito visto che si è piazzata terza al termine della stagione regolare e per molte partite ha espresso un ottimo calcio. La scelta di confermare quasi al completo la rosa della scorsa stagione, aggiungendo solo alcuni giocatori d'esperienza a centrocampo (Marianini a giugno, Parola e Pinardi a gennaio) e fidandosi del suo gioco e dei suoi schemi collaudati, alla fine ha pagato, come dimostra anche l'ottima stagione del Varese di Sannino, quarto in campionato ma eliminato dal sorprendente Padova nei playoff. Proprio i veneti sono stati la grande rivelazione: partiti bene, calati con l'infortunio del bomber Succi e coinvolti nella lotta per la retrocessione, hanno cambiato allenatore, promuovendo il trentasettenne Dal Canto dalla Primavera, e inanellato una serie di successi incredibili, gli ultimi contro Livorno e Torino, qualificandosi per i playoff e arrivando a 90 minuti dalla serie A. Ultima delle partecipanti ai playoff, un'altra squadra che puntava a un torneo tranquillo e presentava un organico molto giovane, la Reggina, trascinata dal bomber Bonazzoli e dal tecnico Atzori, ora chiamato a riportare la Sampdoria nel massimo campionato dopo l'inopinata retrocessione.
Per quanto riguarda le delusioni, sul banco degli imputati salgono ovviamente il Torino e il Livorno, squadre con organici di buon livello ma quasi mai in grado di competere seriamente con le rivali per la promozione. Per le due formazioni si annuncia un'estate molto calda, con cambi in panchina e l'ennesima rivoluzione nella rosa, nella speranza di tornare finalmente in Paradiso. Da sottolineare la stagione di Pescara ed Empoli, protagoniste con un buon gioco e capaci di far emergere molti giocatori giovani, come Verratti e Fabbrini. Deludenti invece il Sassuolo e il Grosseto, reduci da una serie di buone stagioni condite anche dai playoff, l'Ascoli, colpito da vari punti di penalizzazione per inadempienze societarie, e soprattutto il Piacenza, retrocesso in Lega Pro dopo oltre 20 anni; a far compagnia agli emiliani, la matricola Portogruaro, il Frosinone e la Triestina.
Ora tutti vanno in vacanza, prima di programmare una nuova, intensa e lunga stagione, anche se l'improvvisa esplosione di quello che sembra un nuovo scandalo-scommesse potrebbe togliere il sonno a molti tra presidenti, allenatori e giocatori. Per ora, chi festeggia in assoluta tranquillità è il Novara, che potrà finalmente riportare il suo glorioso nome in serie A, oltre a quello del suo giocatore-simbolo, il già citato Piola. A lui infatti è dedicato lo stadio dei piemontesi, il primo con terreno interamente in erba sintetica, una novità assoluta nella storia del massimo campionato italiano di calcio.