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SHAQ O'NEAL, LIKE NO OTHER

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La notizia l'ha data personalmente, con un video su Twitter rivolto ai suoi numerosissimi tifosi, ai quali per primi ha voluto far conoscere la sua scelta: Shaquille Rashaun O'Neal, a 39 anni, ha deciso di dire basta con il basket. Dopo venti stagioni nella NBA vissute da protagonista, il centro originario del New Jersey, uno dei più forti giocatori di tutti i tempi, nel ruolo di centro e non solo, si ritira ufficialmente dallo sport giocato. Con lui, lo sport americano non saluta soltanto un atleta straordinario, uno dei più dominanti nella storia della NBA per fisico e muscolatura (216 cm per 146 chili!), ma soprattutto un protagonista incredibile fuori dal campo, con le sue trovate, le sue stravaganze, i suoi sketch e la sua grande simpatia. Arrivato ventenne nella lega, come prima scelta al Draft del 1992, Shaq si impose subito per le sue doti atletiche e per la sua potenza devastante (per ben due volte fece collassare il canestro con una delle sue schiacciate...), divenendo subito un beniamino delle folle e ottenendo una buona celebrità. Selezionato dagli Orlando Magic, squadra nata soltanto tre anni prima del suo arrivo e fino ad allora autentica "cenerentola" della NBA, diventa immediatamente un punto di riferimento per i compagni e un pericolo per gli avversari, viaggiando a oltre 20 punti e 10 rimbalzi di media per tutta la stagione e ottenendo il premio di Rookie of the Year (Matricola dell'anno). Anche a livello internazionale la sua fama cresce: con la nazionale statunitense vince l'oro sia ai Mondiali del '94 (in cui viene nominato miglior giocatore), sia alle Olimpiadi di Atlanta '96. Con l'arrivo in squadra del fortissimo playmaker Penny Hardaway, i Magic diventano una squadra di primo livello, e nel '95 riescono ad arrivare fino alle finali NBA, eliminando persino i fortissimi Bulls del rientrante Michael Jordan. Nel momento decisivo, Shaq e compagni perdono contro i più esperti Houston Rockets di Hakeem Olajuwon, un altro grande centro, molto apprezzato dallo stesso O'Neal. L'anno successivo è il migliore per la squadra, ma stavolta lo scontro contro Chicago nei playoff si risolve a favore di Jordan, tornato su livelli strepitosi. Nell'estate del 1996, insoddisfatto del contratto che gli viene offerto dai Magic e attirato da Los Angeles, Shaq si trasferisce ai Lakers, deciso a vincere il titolo NBA e intraprendere nello stesso tempo anche una carriera nel mondo dello spettacolo. Le prime stagioni sono deludenti, la squadra non arriva nemmeno alle finali a Ovest, ma tutto cambia con l'arrivo di Phil Jackson, l'uomo che aveva trasformato i Bulls di Jordan in una squadra di vincenti. Sotto la sua guida, e con l'esplosione di un altro talento come Kobe Bryant (con cui avrà sempre un rapporto difficile, d'amore e d'odio), O'Neal esprime forse il suo miglior basket: vince tre titoli NBA consecutivi, dal 2000 al 2002, è nominato MVP (miglior giocatore) delle finali in tutte le occasioni, e nel 2000 è anche miglior giocatore della stagione NBA. Esaurito questo fantastico triennio, i Lakers vivono due stagioni deludenti, e nel 2004 perdono da favoriti le finali NBA contro Detroit. Questo porta a una rivoluzione, con la partenza (solo momentanea) dell'allenatore Jackson e di O'Neal, ritenuto troppo costoso e ormai ai ferri corti con l'altra stella Bryant. In estate, Shaq passa ai Miami Heat, una squadra che non ha mai ottenuto grandi risultati nella NBA, e promette di portare il titolo di campione in Florida. Grazie a lui, e con la contemporanea esplosione di un altro fenomeno come Dwayne Wade, gli Heat arrivano subito a un passo dalla finale nel 2005, quando si arrendono ai campioni uscenti di Detroit. L'anno dopo, però, nessuno riesce a fermare la loro marcia verso il trionfo, ottenuto con una grande rimonta su Dallas, che aveva vinto le prime due partite delle finali. E' forse la vittoria più grande per O'Neal, che mantiene la sua promessa in meno di due anni e dimostra di essere determinante anche senza il "gemello" Bryant. Da quel momento, però, la carriera del centrone conosce un inevitabile calo, dovuto all'avanzare degli anni e ai tanti acciacchi che lo tormentano e limitano la sua presenza in campo. Nel giro di poche stagioni, O'Neal cambia più volte squadra, passando da Miami a Phoenix nel febbraio del 2008, quindi accordandosi con Cleveland nell'estate del 2009 e, infine, accasandosi con i Boston Celtics nel 2010. Sono gli ultimi anni della sua luminosa carriera, e si rivelano avari di soddisfazioni per O'Neal, che non raggiunge più le finali NBA. Così, terminata la sua ventesima stagione nel basket professionistico, Shaq decide che è arrivato anche per lui il momento di dire basta, e annuncia il ritiro. I numeri rendono onore alla sua carriera: oltre 28500 punti nella NBA, quinto marcatore di sempre, quattro titoli, un premio di MVP della stagione, ben 15 partecipazioni all'All Star Game, in cui è stato riconosciuto per tre volte il miglior giocatore (l'ultima nel 2009, curiosamente a pari merito con il grande rivale Kobe Bryant), oro mondiale e olimpico con la nazionale americana. Fuori dal campo, si è distinto come rapper e ballerino di break dance (ha dimostrato un'agilità e una coordinazione incredibili, nonostante la mole...) e ha recitato in alcuni film come attore protagonista, mostrando una grande passione per il mondo dello spettacolo e deliziando i suoi fan con trovate sempre divertenti (si è travestito da donna, si è improvvisato direttore d'orchestra...). Adesso, a 39 anni, si è dovuto arrendere all'età e alla fatica di una vita sportiva condotta sempre al massimo, ma state tranquilli perchè non sarà di certo un "pensionato": ha già rivelato di voler fare il poliziotto, anche perchè il suo grande sogno da bambino era fare lo sceriffo! Non sappiamo se diventerà davvero un agente, ma siamo sicuri che con quel fisico non farebbe fatica a spaventare i malintenzionati...
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