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MISTERI RISOLTI

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Cosa ci fa, ma soprattutto, come ci è arrivato un pianoforte su una spiaggia di Miami? “Il pianoforte sull’Oceano” Questo è il titolo che molti giornali o telegiornali hanno dato alla famosa, quanto mai misteriosa, vicenda accaduta qualche settimana fa. Il ritrovamento di un pianoforte bruciacchiato e mal messo su una spiaggia in pieno inverno ha destato la curiosità di molti, tanto da scatenare la fervida fantasia di cronisti di tutto il mondo. Come spesso succede la realtà, invece, è molto diversa e non sempre è così romantica come abbiamo immaginato o sperato. Quel pianoforte è arrivato in riva al mare trascinato da un gruppo di ragazzi. L’intento era di girare un video che sarebbe servito ad uno di loro come presentazione per la candidatura all’Università. Quel cortometraggio però non fu mai girato. I ragazzi, evidentemente entusiasti per aver portato fin lì il pesante strumento che giaceva nel garage di un’anziana nonnina da anni, festeggiarono finendo poi con l’ubriacarsi. Prevedibile il seguito della storia: in preda ai fumi dell’alcol hanno fatto un tentativo di falò col pregiato legno e con le prime luci del mattino, un po’ intontiti, hanno lasciato lì il pianoforte che dopo poche ore ha attirato l’interesse di mezzo mondo. Dal pianoforte sull’Oceano, che, come avrete capito, nulla c’entra con il fortunatissimo libro di Baricco, “Novecento”, né con il film che prese ispirazione dal libro, passiamo al “pianoforte sul cucuzzolo della montagna”. Una squadra di escursionisti era occupata a perlustrare e ripulire la cima di uno dei monti più alti della Gran Bretagna quando, a quota 1300 metri, anche loro hanno trovato un pianoforte. Storie del genere valgono quanto l’oro per televisioni che hanno bisogno di mandare in onda materiale innocuo per riempire i loro telegiornali e così nasce anche la leggenda del pianoforte ritrovato in cima alla montagna. L’epilogo di questa storia, a differenza del pianoforte sull’Oceano, lascia un buon sapore. Trentacinque anni fa, un taglialegna, per raccogliere fondi per la lotta contro il cancro, scalò la vetta con il pianoforte sulla schiena. L’evento fu tanto pubblicizzato col fine di dare quanta più eco all’impresa. Raggiunto l’obiettivo di racimolare quanti più soldi per la nobile causa, spenti i riflettori, il coraggioso boscaiolo però, evidentemente stremato, decise di scendere dal monte, ma più leggero, lasciando lì il tanto chiacchierato pianoforte. Alle volte i misteri dovrebbero rimanere tali! Beppe De marco
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