Tante volte mi è capitato di trovare articoli o ricerche più o meno serie quanto attendibili sulla presenza di alieni sul nostro pianeta e in mezzo a noi. Tante volte, da diventare troppe, per cui, piano piano, l’argomento, prima sensazionalista, ora è diventato invece sgonfio quasi di ogni attrattiva. Come spesso succede è proprio quando l’interesse cala che arrivano le notizie più interessanti: una rivista scientifica inglese ha pubblicato un articolo in cui si chiede ai governi del mondo di prepararsi ad un possibile incontro con una civiltà extraterrestre. Nell’articolo viene messo in evidenza che l’incontro potrebbe anche non essere molto cordiale, anzi, si prospetta un vero e proprio attacco violento. Un professore della prestigiosa Università di Cambridge, il Prof. Simon Morris, dice di prepararsi al peggio, ed è per questo che si chiede espressamente alle Nazioni Unite di instituire un gruppo di lavoro dedicato agli affari extraterrestri. Prima di farsi prendere dal panico o dall’eccitazione è giusto sentire anche un’altra campana. La voce contraria arriva da un’altra Università, quella della California. Secondo il portavoce Albert Harrison, l’incontro sarebbe sì imminente, ma del tutto pacifico e questo perché noi umani conviviamo da sempre con l’idea che potrebbe esserci un E.T. da qualche parte che vive su chissà quale pianeta lontano. La tecnologia, i videogiochi, così come i film stile Avatar ci hanno portato ad un ottimo livello di conoscenza, tanto da trovarci pronti e preparati a dialogare con qualsiasi “straniero” senza creare attriti o incomprensioni. Mi dispiace dover interrompere questo clima di entusiasmo, ma è giusto tornare alla realtà. Fra i documenti segreti pubblicati dal sito Wikileaks di Julian Assange c’è anche un dispaccio sugli UFO e sui soldi destinati allo studio extraterrestre. La traduzione del documento trasmesso a Washington dall’ambasciata americana in Minsk dichiara sprecati i fondi destinati allo studio del fenomeno UFO. L’investimento avrebbe una sua motivazione se la gente dovesse mostrare un forte interesse per tali questioni. Che in soldoni vuol dire: gli Ufo non esistono, non ci sono dati che ne confermino l’esistenza, ma se interessa all’opinione pubblica allora si può sfruttare. Se i telegiornali torneranno a parlare di dischi volanti e avvistamenti alieni preoccupatevi, ma non tanto per un eventuale attacco, piuttosto perché evidentemente devono distrarci da qualcos’altro, forse ancora più catastrofico! Beppe De Marco