Questa è stata la settimana di Avatar, immagino molti di voi lo abbiano visto, anche se non pochi oculisti ne avevano sconsigliato la visione perché il 3D avrebbe potuto causare forti mal di testa e problemi agli occhi evidentemente messi a dura prova dal tridimensionale ritirato fuori dal regista James Cameron.
Il 3D ormai lo avevamo lasciato forse ai libri di storia, ma il film “del futuro” ha riaperto una nuova era per quella che era considerata la vecchia tecnologia nettamente messa in ombra dall’alta qualità digitale. Evidentemente erano in molti ad aver sofferto per la scomparsa delle immagini tridimensionali, dopo l’uscita del film in tanti ci hanno tenuto a far sapere di aver utilizzato lo stesso sistema anche in altri campi, come per esempio l’AMNH (American Museum Of Natural History). Il museo di storia naturale statunitense, una delle massime istituzioni per gli studiosi di scienza, ha ricostruito l’universo conosciuto utilizzando il sistema tridimensionale in scala mantenendo le giuste proporzioni. Presto verrà completata la catena dell’Himalaya per arrivare alla realizzazione di satelliti fino ai corpi celesti lontani anni luce dal Globo.
A cavalcare l’onda dell’entusiasmo per il 3D è anche il cinema Hard che ha in programma una parodia in versione pornografica di Avatar rigorosamente in tridimensionale...un film porno in 3D da vedere con appositi occhialini ..un’esperienza che vi segnerà!
In attesa che oculisti specialisti provino quanto il 3D affatichi gli occhi con conseguenti danni alla vista, posso solo garantirvi che un genere di film è assolutamente nocivo per la coppia. Il “romantico”. Hanno fatto un esperimento:
su mille volontari che hanno visto una pellicola romantica, ad alcuni è stata fatta un’intervista subito dopo e si è notato che alla visione di quel genere di film le persone reagissero con la depressione , perché quell’amore fiabesco appare invece impossibile da realizzare nella vita reale.
Si dice spesso che la realtà superi di gran lunga la fantasia, perché limitarsi a quella di un regista? la vita potrebbe essere molto più eccitante e fantasiosa…
Beppe De Marco