Ne ho parlato un po’ di tempo fa in radio, come credo molti di voi sapranno, mi leggete su histomium.net-sansalvo.net e sentite su RDS 100% Grandi Successi, e vi assicuro che questo argomento risvegliò la memoria di quanti come me vivevano la consegna della pagella come momento drammatico (non vi dico quanti sms ricevetti in quell’occasione dagli ascoltatori.
Ripensandoci ora a distanza di tempo però era più comico che drammatico, ma all’epoca non la vedevo certamente così.
Un mistero avvolge ancora la riconsegna del compito di matematica o della pagella: non riesco a capire come fosse possibile che il mio piatto preferito a tavola venisse cucinato proprio lo stesso giorno della riconsegna dei risultati scolastici!
Se non volete che anche i vostri figli abbiano una carriera scolastica caratterizzata da pranzi semestralmente saltati seguite quanto segue:
i voti a scuola dipendono dal nome dell’alunno. La prova è stata fatta su duemila insegnati tedeschi a cui è stato presentato un questionario nel quale si chiedeva di esprimere il proprio giudizio su alcuni nomi e, come è facile intuire, quelli classici come Alessia, Angela, Paolo, Giuseppe ecc. davano l’idea di studenti bravi, educati e che fanno il proprio dovere. La cosa cambiava drasticamente quando questi insegnanti venivano chiamati ad esprimere un giudizio su altri nomi, come quelli usati da personaggi dello spettacolo. Un alunno i cui genitori avevano scelto di chiamarlo per esempio Ridge, Kavin, Angiolina o Justin veniva immediatamente classificato come disastroso o, come meglio suona in questi casi, un vero asino.
Qualcuno di voi forse ricorderà che la cassazione in Italia vietò a due coniugi originali di dare al proprio figlio il nome Venerdì, come nel celebre romanzo di Daniel Defoe “Robinson Crusoe”, perché giudicato ridicolo, imponendo poi Giorgio, il santo che ricorreva proprio quel giorno della sentenza.
La cassazione avrebbe dovuto pensarci prima, l’Italia è piena di signori Faggio-Lino, Ormai-Felice, la Signora Maglia-Rosa e poi la più premiata dalla dea bendata Fortuna-Culotta. Meglio che mi fermi qui, la lista è davvero lunga e in alcuni casi purtroppo anche tragicamente volgare!
P.S. In calce all’articolo segue il mio nome, non vorrei lo confondeste fra gli altri!
Beppe De Marco