La crisi del settimo anno non esiste, anzi, il tempo fa bene all’amore. È il Washington Post a pubblicare il risultato di questo studio condotto su seimila persone impegnate in relazioni brevi o lunghe. Perché il fuoco della passione continui ad ardere però, bisogna alimentarlo con le giuste attenzioni: coccole 4 volte al giorno, 3 gesti romantici al mese, 2 cene romantiche al mese, 2 regali romantici al mese, 1 colazione al letto al mese, 6 buone conversazioni al mese, 7 serate intime al mese, 1 uscita senza partner al mese e 2 vacanze l’anno. Questa dovrebbe essere la ricetta per un matrimonio perfetto, almeno secondo Ludwig F. Lowenstein, uno psicologo inglese. Ma per andare sul sicuro c’è chi si rivolge ad un altro “luminare”, un professore della celeberrima Università di Oxford. Il docente universitario riuscirebbe a predire il futuro del 94% delle coppie prese in esame. Il metodo consiste nel mettere i giovani innamorati di fronte a temi scottanti, come soldi, sesso o relazioni con le famiglie del partner e ascoltarli conversare tra loro per quindici minuti. Dalla conversazione marito e moglie riceveranno un punteggio, sulla cui base il team di studiosi riuscirà a tracciare un grafico e predire il futuro della loro unione. Esistono cinque tipi di matrimoni, ma la più alta percentuale di successo è di coloro che vedono il rapporto come un modo per aiutarsi a vicenda e preferiscono la condivisione delle esperienze invece che l’individualità. Come dire…L’UNIONE FA LA FORZA! Beppe De Marco