Da svariati mesi, l’intero bacino del Mediterraneo, sta vivendo un periodo di estrema siccità , con gli apporti pluviometrici che si sono praticamente azzerati. «Tutt'ora siamo interessati da una vera e propria anomalia pluviometrica nel cuore dell’inverno, dove a macchia di leopardo, sul territorio abruzzese si sono verificate fioriture anticipate dei mandorli, gli alberi di susine e pesche invece sono in fase di risveglio con un anticipo di circa un mese.»
La risposta è in questo Vortice Polare, piuttosto compatto, e sede delle basse pressioni che stazionano sul Polo Nord, ma che quest'Inverno ha deciso di trattenere con se' l'aria fredda, favorendo una forte mitezza sulle latitudini meridionali europee.
«L'indebolimento di questo vortice, associato all'avanzare della stagione primaverile, dovrà via via dislocarsi; dunque è possibile che assisteremo ad una disgregazione radiativa dalla sua sede, ciò significa che il suo indebolimento, possa svincolare quantitativi di freddo in marcia verso le medie e basse latitudini» spiega l'esperto Carlo Falzarano.
Sarà comunque senz'altro lecito auspicarci una benefica instabilità atmosferica nel prosieguo primaverile, in modo tale da recuperare gli eccessi di un Vortice Polare che ancora oggi ha le sue retini in mano.
Insomma, ci lasceremo alle spalle il peggior Inverno in epoca moderna, e chissà che non possa subentrare una Primavera tutt'altro che tranquilla.