Le attività scolastiche si sono riavviate da poco più di un mese e mai come quest’anno nostro figlio è stato così contento di ritrovare i suoi compagni di classe, a tal punto da aver memorizzato molti dei loro nomi.
Presso l’Istituto Comprensivo Gabriele Rossetti, l’attuale classe 4 C della scuola primaria ha portato avanti, durante lo scorso anno scolastico, una mole di lavori inerente il “Progetto Inclusione” avente come tema l’educazione all’affettività.
Le emozioni, quali amiche e valide alleate nella vita, da conoscere, riconoscere, esprimere e saper gestire. Il tutto sotto la guida attenta dell’insegnante di classe Marilena Caramanico Marilena e dell’insegnante di sostegno Stefania Di Marco, che hanno elaborato tale Progetto e che hanno condotto il gruppo-classe, attraverso un lavoro sulla “relazione”, ad includere nel vero senso del termine il loro compagno con diagnosi di autismo in tutte le attività scolastiche e a riconoscerlo come importante “risorsa”. Attraverso il gioco, il ballo, elaborati grafici, la riflessione sulle emozioni provate qui ed ora la compilazione del barometro delle emozioni, le emozioni in maschera, i momenti di rilassamento, la ricerca di tecniche atte a gestire le emozioni “dannose”, quali la rabbia, ogni singolo alunno si è sentito libero di esprimere le proprie emozioni e di riflettere sulle reazioni negative.
Questo lavoro ha permesso di sperimentare che la competenza emotiva consente di adottare delle strategie per fronteggiare le frustrazioni, la collera, la paura e tutte le altre situazioni difficili insite nella competizione. In questo modo il bambino ha maggiori risorse per reagire alle avversità e per stabilire relazioni positive con altre persone. Un “lessico emotivo” più ampio e complesso gli consente di discriminare i propri stati d’animo e di comunicare ciò che sente discutendo delle proprie esperienze.
Il Progetto ha portato alla realizzazione di numerosi lavori che noi genitori abbiamo avuto modo di visionare, poiché sono stati anche esposti a scuola. Tra questi, la realizzazione, da parte di ciascun alunno, del libro “Le Emozioni Amiche” e di un “DVD dei momenti significativi” di tale percorso. Questo lavoro, nonché i risultati ottenuti, sono stati possibili grazie all’ottima collaborazione scuola-famiglia e al dialogo sempre aperto con il Dirigente Scolastico che lo ha approvato con entusiasmo.
A conclusione del Progetto il motto “Se si lavora insieme, si vince insieme” ha dato i suoi frutti anche nel Progetto “Sport in classe”, collocando tale gruppo-classe al primo posto nelle gare finali. Tale traguardo è di per sé indicativo di un lungo lavoro nel gruppo-classe sicuramente assai visibile a chi si occupa di autismo. Anche gli altri genitori ritengono evidenti i contributi di tale percorso, sia all’interno del gruppo-classe che nella gestione delle emozioni dei propri figli.
Mamma e papà ringraziano le insegnanti Caramanico e Di Marco, per la loro competenza e professionalità, sottolineando la determinazione dimostrata dall’insegnante Caramanico nel portare avanti questo difficile lavoro, nonché gli alunni e il Dirigente Scolastico Maria Pia Di Carlo e si augurano che questo Progetto possa avere un continuum visti i risultati ottenuti.
Finalmente, dopo tanti anni difficili, vedendo i progressi del bambino e l’affetto che sia le due insegnanti che i compagni di classe hanno provato nei suoi confronti, vivono con serenità la scuola del proprio figlio e parafrasando una celebre frase di Maria Montessori, si sentono di poter affermare che “… una prova della correttezza dell’agire educativo è la felicità del bambino”.
In un momento in cui chi ha un figlio con diagnosi di autismo si sente poco appoggiato dalle istituzioni, la scuola può rappresentare il faro che illumina il loro cammino.