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Setter inglesi rubati, l'accorato appello del proprietario

redazione
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Un atto vile che ha gettato nel più totale sconforto il povero Mario.

Subire il furto di due cani porta ad una disperazione che solo gli amanti degli amici a quattro zampe possono comprendere. E da mercoledì scorso il 60enne neopensionato ha dovuto purtroppo provarlo sulla propria pelle. Da quel giorno, non ha più notizie di Simon e Gecko, due bellissimi setter inglesi regolarmente microchippati che erano entrati a far parte a pieno titolo della famiglia di Mario. I due animali sono stati rapiti dal recinto di un suo amico dove erano ricoverati poco al di fuori del perimetro urbano della città di Venafro (IS). Un fatto che ha sconvolto non poco il 60enne cacciatore, al punto che si è rivolto a noi per un accorato appello. A noi perché lui è convito che adesso i due setter si trovino in Abruzzo.

Sul caso indagano i Carabinieri di Venafro che - ricordiamo - solo alcune settimane fa sono riusciti a recuperati altri cani rubati. «Confido pienamente nel loro operato», le parole di Mario.

«Vivo a Venafro con la mia famiglia e ho da poco raggiunto l’agognato traguardo della pensione, dopo una vita di lavoro e sacrifici. Ho una grande passione: la caccia. Per me non si tratta di un hobby qualsiasi - precisa nel suo sfogo il 60enne -, ma di uno sport che richiede dedizione, tenacia e, contrariamente ai comuni pregiudizi, anche un profondo rispetto per la natura e il mondo degli animali. Oggi mi trovo costretto a raccontarvi uno spiacevole episodio che mi ha brutalmente sconvolto, gettandomi nella rabbia e nella più cupa disperazione. Qualche giorno fa i miei amati cani, Simon e Gecko, due setter inglesi, sono stati rapiti. Improvvisamente il mondo mi è crollato addosso. I miei più fidati amici, i preziosi compagni di impagabili avventure, sono spariti senza lasciare traccia. Non avrei mai immaginato un dolore così opprimente, insostenibile. I miei cani sono stati vittime prescelte di un atto di pura cattiveria e viltà. Mi chiedo come si possa essere così meschini, così crudeli da sconvolgere per sempre la vita di un uomo onesto e quella di due esseri a quattro zampe dal cuore puro e dall’anima indifesa. È un’ingiustizia che non può e non deve restare impunita».

Dunque, l’appello: «Vi prego, aiutatemi a ritrovarli! Chiunque, vedendo le foto, dovesse riconoscerli o avere sospetti, può scrivere una mail al sito (redazione@histonium.net). Ve ne sarò eternamente grato. Solo chi ha posseduto un cane può comprendere la terribile sensazione di solitudine che mi tormenta». Così, ai nostri lettori «la mia preghiera di aiuto e la speranza di poter ritrovare presto Simon e Gecko, insostituibili membri della mia famiglia».

Per aiutare a comprendere meglio lo stato in cui ora versa Mario a causa dello spiacevole episodio di cui è stato vittima, basti pensare che «è come se non hai più la possibilità di incontrare qualcuno con cui parlare, giocare a carte, prendere un caffè, fargli una confidenza, una passeggiata, una gita, sfogarti o confessare qualcosa che non diresti nemmeno a tua moglie. Insomma trovarsi improvvisamente senza veri amici. Quello che mi hanno fatto è pura cattiveria, incompetenza disonestà, insomma non ritengo possano far parte della categoria del nobile cacciatore di cui purtroppo non apparterrò più senza i “miei” cani. Sono distrutto».

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