È il 1943, l’Europa è devastata dal secondo conflitto mondiale e Vasto, cittadina nel lembo più a sud dell’Abruzzo, diventa la base operativa del generale Montgomery. Parte da quei giorni di distruzione, disperazione e allo stesso tempo di grandi speranze, il documentario dei ragazzi della IV A del liceo scientifico Mattioli diretto da Silvana Marcucci.
Una lezione sulla Liberazione, tenuta dal professor Luigi Murolo, ha aperto scenari nuovi per gli studenti che, supportati dalla professoressa Teresa Pardi, si sono trasformati in registi e sceneggiatori per raccontare fatti e retroscena di quel periodo. «Pensare che eventi importanti della seconda guerra mondiale, avvenuti nei luoghi dove oggi sorgono le nostre case e viviamo la nostra quotidianità , siano totalmente ignorati dai testi scolastici, è stato il punto di partenza del lavoro che unisce competenze e conoscenze storiche e multimediali.
«L’obiettivo è restituire alle giovani generazioni una storia dimenticata» racconta la IV A che si è avvalsa del supporto di due storici, Ernano Marcovecchio per Tufillo e Giovanni Artese per San Salvo. «La seconda guerra mondiale ha avuto effetti devastanti anche nel Vastese. Il 5 novembre, 70 anni fa, la città veniva liberata dall'occupazione nazista. Le relazioni ufficiali portano la firma del generale Montgomery che stabilì, di fatto, il suo quartier generale proprio in città » raccontano i ragazzi. «La permanenza nell’antica Histonium e la successiva partenza per Londra, segnano l'origine di una delle più importanti invasioni anfibie di tutti i tempi, lo sbarco in Normandia. A testimoniare la permanenza degli Alleati nel 1943, vi sono filmati di edifici in macerie, soldati, case trasformate in appostamenti e di una piazza Rossetti che non sembra essere la stessa di oggi.
Oltre a Vasto, anche San Salvo, Tufillo, Cupello, Torino di Sangro e soprattutto Ortona, Comuni nei pressi della cosiddetta Linea Gustav, sono stati segnati dalle operazioni belliche» aggiungono. «Questa esperienza ha messo tutta la classe di fronte a un nuovo modo di vedere e fare la storia. Adesso c’è la consapevolezza che grandi avvenimenti del secolo scorso hanno avuto un peso e ricadute anche su questo territorio. Il suolo prima calpestato da inconsapevoli, grazie a questa esperienza verrà guardato con occhi nuovi, della conoscenza e consapevolezza».
Gli alunni della IV A: Alberto Antenucci, Antonio Lalli, Lauro Rossi e Giacomo Del Borrello (montaggio), Elettra Apolloni, Filippo Quaglione e Maura Racciatti (sceneggiatura), Martina Berarducci, Jacopo Bucci e Francesco Valente (registrazione e mix voce), Stefania Budano, Angelica D'Addario, Fabiola Giuliani, Davide Puglia, Paola Spalletta, Federica Merenda e Dalida Di Lazzaro (trattamento), Cristina Di Laudo, Silvia Natalizia, Mariachiara Palucci e Marta Farina (raccolta materiale), Martina Di Martino, Alberto Frisco e Paolo Longhi (riprese) e Anna Pia Muzii (voce).