Un’iniziativa unica nel genere in Italia, si chiama “Imparare ad apprendere con le nuove tecnologie” che coinvolge le 4 classi del nuovo corso tecnologico della Scuola Media G. Rossetti e una classe del corso informatico del Centro Territoriale Permanente (circa 100 studenti).
“Il nostro obiettivo – dichiara il dirigente scolastico prof.ssa Maria Pia Di Carlo - è aiutare i giovani, e non solo, a proiettarsi verso il futuro utilizzando le competenze e le tecnologie per competere con i coetanei e colleghi nel mondo. Parliamo di ragazzi undicenni e di adulti – continua - che iniziano un nuovo percorso che termineranno i primi nel 2016 e gli altri a giugno 2014. Sosterremo anche le famiglie che avranno il coraggio di investire adottando la strumentazione necessaria affinché il progetto si possa realizzare (LIM, libri digitali), ponendo alla base di ogni nostra azione politica la scelta di mettere al centro la persona e dando così testimonianza di una vera sussidiarietà”.
L’Istituto Comprensivo 2 si avvarrà per tutta la durata del progetto del coordinamento del prof. ing. Alessandro Vizzarri, docente presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Con il progetto “Imparare ad apprendere con le nuove tecnologie” si intende offrire agli allievi della scuola secondaria di I° un metodo per imparare ad apprendere con l’uso delle nuove tecnologie e a interagire secondo le nuove forme di comunicazione digitale. Con le nuove tecnologie si vuole attivare quel processo finalizzato a potenziare le abilità di accedere, analizzare, valutare e produrre messaggi in tutti i formati della comunicazione mediale (alfabetizzazione ed integrazione dell’Informatica nel curricolo scolastico, sviluppo della creatività e del processo di apprendimento).
Obiettivo importante è quello di contrastare l’uso passivo dei videogiochi (che molto spesso per i ragazzi diventa l’esclusivo modo di utilizzare il pc) e più in generale gli utilizzi distorti degli strumenti informatici, per questo il 9 ottobre scorso l’Istituto Comprensivo ha ospitato il dott. Pasquale Sorgonà, dirigente della Polizia Postale Compartimento di Pescara, che insieme al prof. Vizzarri, ha incontrato gli allievi, i docenti e i genitori, tutti coinvolti nel progetto nel corso dell’intero pomeriggio.
Il progetto si articola in due momenti avendo come temi prevalenti: Educare alle nuove tecnologie (opportunità, rischi, patologie) e progetto multimediale con creazione di Ebook (formazione, realizzazione). Le lezioni teorico-pratiche sono tenute dal Prof. Alessandro Vizzarri in laboratorio, in aula e in video conferenza.
Il progetto si prefigge dei percorsi metodologicamente ordinati, dove la significatività e l’essenzialità delle proposte valorizzino sia il processo che il prodotto, operando attraverso setting laboratoriali, suscitando discussioni, inventando situazioni di apprendimento collaborativo e/o basate sul problem solving; delle tematiche che presentino spessore culturale o una relazione educativo/didattica gestita per sviluppare autocoscienza e che non si limiti alla divulgazione. Si delinea quindi un percorso per una scuola digitale, articolato su diversi ambiti di intervento: didattica digitale, per un'evoluzione delle modalità di apprendimento più consone alla società dell'informazione (LIM e tablet o PC, libri e materiale didattico digitale, formazione del personale scolastico, riflessione pedagogica, didattica ed epistemologica), infrastrutturazione tecnologica per l'organizzazione delle scuole, video conferenze. Il primo step del progetto è avvenuto attraverso la corretta informazione sull’innovazione digitale, che non implica una trasformazione della didattica, ma tende ad introdurre linguaggi digitali nella pratica educativa. L'azione ha previsto una diffusione capillare della Lavagna Interattiva Multimediale nella didattica in classe. L’introduzione della LIM apre nuovi scenari che vanno dalla possibilità di salvare la lezione sul server della scuola in modo che sia fruibile da casa, alla possibilità di collegamenti attraverso la rete tra LIM ed alla LIM da parte di studenti temporaneamente assenti, allo sviluppo di repository locali di contenuti digitali a supporto delle lezioni, a coinvolgimento attivo degli studenti che possono portare e correggere i propri compiti in formati digitali con solo scritti.
“L’Istituto Comprensivo 2 non vuole inventare nulla, semplicemente creare, con la multimedialità, le condizioni adatte affinché i capisaldi dell'elaborazione pedagogica, che sostengono che l'attività conoscitiva deve far leva sull'autonomia, sull'individualizzazione, sull'operatività, sulla solidarietà, sulla condivisione delle esperienze e sul gioco, trovino attuazione. Insomma una scuola "aperta", dove le due matrici epistemologiche (della reticolarità e della chiusura testuale, dell'oralità e della scrittura) convivono e dialogano senza prevaricare l'una sull'altra” spiega il dirigente.
E' un processo basato su un approccio graduale, motivante e coinvolgente degli alunni, degli insegnanti e dei genitori. Si intende supportare stili di insegnamento ed apprendimento che, sfruttando il potenziale delle nuove tecnologie, puntino a trasformare i ruoli, le relazioni, gli atteggiamenti, i rapporti tra docenti e studenti, allo scopo di facilitare le comunicazioni con le giovani generazioni, anche attraverso l’uso di contesti e strumenti per loro familiari ed accattivanti, nonché attraverso l’utilizzo di forme, modalità e linguaggi del loro vivere quotidiano.
Conseguenze positive anche sulle modalità di apprendimento, è un incoraggiamento all'innovazione, sia per i docenti che per gli studenti che potranno meglio acquisire competenze digitali elevate e così accrescere il valore del loro capitale umano.
Certamente l'uso del web, con le sue grandissime potenzialità, va implementato e allo stesso tempo regolato da politiche di controllo e di gestione. La tutela dei minori e l’uso corretto di internet saranno regolati da protocolli dell'Istituto, per assicurare che la rete offra i suoi vantaggi a tutti coloro che la intendono usare in modo sicuro e protetto. Utilizzando il sistema della Navigazione differenziata, la scuola potrà garantire le informazioni e le risorse messe a disposizione degli studenti, incrementando il proprio ruolo educativo. I pro e i contro rispetto all'uso dei mezzi informatici nell'educazione e nell'apprendimento scolastico, si equivalgono. Questa equivalenza è anche una dimostrazione di quanto sia difficile valutare l'uso e l'impatto di questi nuovi mezzi sull'apprendimento scolastico.
Il computer è quindi un mezzo per un fine più articolato e complesso come quello dell'apprendimento e dello sviluppo cognitivo-emotivo dell'allievo. E' un mezzo che pone poche regole rigide e che permette, all'interno di queste, la possibilità di costruire la propria esperienza d'apprendimento e di crescita in modo assolutamente personale. E forse sono proprio i limiti che esso stesso impone a stimolare creativamente l'integrazione con altri strumenti della didattica, anche tradizionale.