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Il 'Museo del Libro', impegno e creatività dei più piccoli

L'iniziativa della Scuola dell'Infanzia Paritaria Parrocchiale di Cupello

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Nella splendida cornice della Sala Multimediale "Enrico Mattei"di Cupello, si apre al territorio la mostra "Museo del Libro", proposta dalla Scuola dell'Infanzia Paritaria Parrocchiale, patrocinata dal Comune di Cupello, dalla Fondazione Malagutti Onlus e in collaborazione con Diritti a Colori.

Sono esposti dei creative books realizzati dai bambini durante il laboratorio estivo "Lettura creativa" che ha dimostrato la sua efficacia di esperienza altamente qualificante e positiva: sul piano relazionale, cognitivo ed empatico.

Al bambino sono stati presentati dei picture books (albi illustrati con breve testo alfabetico) e dei silent books (albi con sole immagini,privi di testo) che hanno rappresentato la prima galleria d'arte da visitare; una sfida pedagogica che ha fornito non esiti di retroguardia, accettati e consolidati, ma esiti nuovissimi e inediti di ricerca pienamente in atto. Si sono rivelati strumenti preziosi per stimolarlo a guardare, a capire, a interrogare un testo elaborandone le informazioni per poi ricavarne i significati più impliciti. I libri senza parole sono i più difficili, richiedono uno sforzo più grande: leggere le immagini, cercare l'essenziale e l'invisibile. Sono operazioni più complesse del leggere un testo e più si abbassa l'età, più risulta semplice.

Si è rivelato "cibo per la mente", permettendo al bambino di scoprire che in questi libri è nascosta una magia: diventa lui lo scrittore della storia. Una lezione ancora più importante dell'allenarsi a leggere l'alfabeto!

Il disegno sulla locandina della mostra è stato realizzato da Camilla Di Nardo e Lucia Pizzi (15 anni), ex alunne della Scuola dell'Infanzia Parrocchiale che con entusiasmo continuano a collaborare ai progetti della scuola. Si sono ispirate al silent book "La mela e la farfalla", di Iela e Enzo Mari. Entrambe hanno un sogno nel cassetto che la scuola intende incessantemente promuovere e motivare: Camilla Di Nardo diventare giornalista e Lucia Pizzi reporter.

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