Dalla Francia a Castelguidone, settanta anni dopo, per dirsi ancora «sì» davanti all’altare. E insieme ai due sposi-nonni, nel corso di un’unica suggestiva cerimonia, si sono giurati amore eterno anche la giovane nipote e colui che è diventato suo marito.
Un nuovo matrimonio e una storia d’amore che va avanti da settanta anni sono stati celebrati, nello stesso giorno, a Castelguidone.
Protagonisti della pagina di cronaca rosa Amélie, che viene dalla Francia, precisamente da Aix les Bains, ed Emanuele che è nato in Svizzera. I due giovani hanno deciso di sposarsi a Castelguidone, il 2 luglio, presso la chiesetta di San Vito sull’omonimo colle alle porte del paese, perché in questa data ricorre il settantesimo anniversario di matrimonio dei nonni di lei.
Infatti Matteo Di Paolo, nato a Castelguidone nel 1927, e Vita Salvatore, pure lei di Castelguidone, si sposarono proprio il 2 luglio del 1943, sempre a Castelguidone. All’epoca avevano 16 anni e mezzo lui e 19 lei. La scelta della chiesa di San Vito non è stata casuale, perché infatti la nonna della giovane sposa si chiama Vita e perché parte delle pietre con le quali è stato ricostruito l’edificio sacro sono state donate proprio dai nonni, prelevate da un antico casolare di campagna.
«La somma delle nostre due vite insieme equivale agli anni di matrimonio dei nonni - spiega il novello sposo Emanuele - Ci sposiamo qui a Castelguidone e in questa data per un senso di rispetto e omaggio ai nonni. Inoltre auspichiamo che la nostra vita matrimoniale possa essere lunga e speciale come quella dei nonni. Noi partiamo dall’anno zero mentre loro hanno già raggiunto un bel traguardo. Quando si sono sposati c’era l’occupazione tedesca».
Dopo la cerimonia religiosa gli sposi hanno offerto un rinfresco a tutta la popolazione in piazza, un matrimonio trasformato in festa di paese. L’amministrazione comunale ha donato a Matteo Di Paolo e Vita Salvatore una pergamena in ricordo del loro settantesimo anniversario.