Sabato 26 gennaio, presso la sala teatro del Plesso 'L. Martella' dell’Istituto Comprensivo 2, si è svolta una manifestazione per celebrare la 'Giornata della Memoria' alla quale hanno partecipato numerosi genitori e nonni, una classe prima della scuola secondaria di I grado “Rossetti” e i loro docenti.
Sono intervenute la dirigente scolastica Maria Pia Di Carlo e Gianna Sciclone, pastore della Chiesa Valdese di Vasto, per sottolineare l’importanza per le nuove generazioni della consapevolezza del passato, della necessità di costruire la pace e dei rischi che ancora oggi minacciano la convivenza tra i popoli.
La manifestazione è stata un punto di arrivo del progetto “Mai più” che ha visto coinvolte le classi V A e V C del plesso sotto l’accorto e prezioso controllo delle loro insegnanti. I docenti, attraverso questo progetto, hanno inteso promuovere la riflessione dei piccoli allievi sulle cause e le conseguenze del nazi-facismo, incoraggiare il dialogo interculturale tra i popoli e mantenere vivo l’insegnamento del passato stimolando una continua riflessione sugli orrori della guerra, cercando di lanciare un messaggio di pace attraverso un percorso di conoscenza del dolore vissuto. Il percorso didattico è stato impostato partendo dal racconto di nonno Elio Marsilio (testimone della Resistenza nel ghetto di Lanciano, ritorsione sui partigiani a Lanciano); i piccoli allievi hanno letto il libro autobiografico di una sopravvissuta, Hanneli Goslar, amica di Anna Frank, “Mi ricordo Anna Frank” e sono stati guidati nella lettura di testi poetici: “Se questo è un uomo”, “Scarpette rosse” e una anonima, scritta da un bambino, trovata nel lager di Terezin. Hanno inoltre assistito alla visione di documentari sui campi di concentramento e la liberazione dei detenuti e alla visione de “Il bambino dal pigiama a righe” e “La vita è bella”.
Sul palco si sono succedute le due classi cercando di far rivivere attraverso il racconto autobiografico di Hanneli Goslar il periodo storico che va dal 1936 al 1945 per il quale sono state messe in rilievo le cause della deportazione, gli eventi che si sono verificati e le brutalità che gli ebrei hanno vissuto. E poi dialoghi, riflessioni e i canti 'Blowin’ in the with' di Bob Dylan e 'Imagine' di John Lennon.
Gli spettacoli messi in scena volevano far conoscere come i bambini hanno vissuto i divieti e quindi le leggi razziali in quel triste periodo.
A momenti recitati si sono succeduti diversi canti ed un balletto sul brano “Il mio nome è mai più” di Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù che hanno lasciato nel cuore di ciascuno un sentimento di speranza di un mondo migliore e di profonda compassione per il grande sacrificio della Shoah.