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Alla Sala Colonna la proiezione di 'Anno Zero'

Produzione di e con Milo Vallone. Tra gli interpreti Edoardo Siravo

a cura della redazione
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Nell’ambito delle manifestazioni che l’amministrazione comunale ha organizzato in occasione delle festività natalizie con la collaborazione delle associazioni di categoria nella serata di oggi, venerdì 23 dicembre, dalle ore 21 presso la Sala Vittoria Colonna di Palazzo d’Avalos, è prevista la proiezione del film “Anno Zero” di e con Milo Vallone. Il lungometraggio in questione è una storia di Natale che trae spunto da un racconto di Sartre scritto per il teatro e dal titolo "Bariona o figlio del tuono" e incuriosisce molto come un filosofo e scrittore esistenzialista e ateo abbia trattato con commovente rispetto e convinta intensità il tema della natività del Cristo. La storia è ambientata, come il titolo recita, nellanno zero, il giorno prima della nascita di Cristo, in Galilea. "Anno Zero", tra troupe e cast, ha visto impiegate 52 persone, tutte abruzzesi e a tra queste la partecipazione di un volto noto del teatro italiano, Edoardo Siravo, conosciuto dal grande pubblico anche per essere stato, per più di 10 anni, tra i protagonisti della soap di Canale 5 "Vivere". Il film è stato interamente girato in Abruzzo e precisamente nei comuni di San Valentino e LAquila. Le location utilizzate per il film sono state monitorate con particolare attenzione tenendo anche presente il segnale di speranza e ricostruzione post terremoto che alla produzione preme dare con questa opera. "Gli edifici che nel film appariranno - si legge in una nota - sono stati quasi completamente distrutti dalla ferocia dell'evento sismico che ha toccato la nostra regione il 6 aprile 2009 ed entrambi ristrutturati a tempo di record: il Castello Farnese di San Valentino in provincia di Pescara e la Basilica di Collemaggio a L'Aquila. A tal proposito si specifica che il ruolo affidato a Edoardo Siravo, corrispondente con la figura del narratore che apre e chiude il film, è stato girato a Collemaggio durante i lavori di ristrutturazione, documentando così il lavoro di ricostruzione e mostrando come ancora oggi la forza della speranza, di cui il nostro film parla, sia un motore umano inarrestabile".
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