Il ritorno a Vasto, a distanza di qualche anno, è segnato dai buoni riscontri del concerto di ieri sera.
Pienone, nella zona della Rotonda, per l'esibizione di Niccolò Fabi nel concerto del 16 agosto sulla riviera. Passano gli anni, resta una musica di qualità che piace al pubblico. Tempo ne è passato dal debutto e dall'"appeal" dei suoi arruffatissimi capelli. “Non voglio più chiedere scusa se sulla testa porto questa specie di medusa”, cantava, giovanissimo, al Festival di Sanremo nel ’97 conquistando i consensi di critica e pubblico. Oggi quei capelli sono accorciati di qualche centimetro, ma a 43 anni Fabi resta sempre un ragazzo, appassionato di musica e voglioso di trasmettere emozioni.
Diversi i motivi proposti, da 'Solo un uoomo' a 'La promessa', da 'Oriente' a 'Costruire', passando per le apprezzate 'Capelli', 'Lasciarsi un giorno a Roma' e 'Vento d'estate', brano che eseguì assieme a Max Gazzè. Non manca 'Parole parole', cantata assieme a Mina per il progetto di beneficenza 'Parole di Lulù', dedicato alla piccola Olivia, figlia di Niccolò strappata alla vita a 3 anni da una meningite fulminante, e destinato alla raccolta di fondi per la ricostruzione di un ospedale pediatrico in Angola.
FOTOSERVIZIO con la collaborazione di PIERFRANCESCO NARDIZZI e di COSTANZO D'ANGELO (OCCHIO MAGICO VASTO)