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E' il giorno di San Michele, Vasto celebra il suo Patrono

Calendario di appuntamenti anche quest'anno ridimensionato per il Covid, una festa diversa dal passato

redazione
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E' il 29 settembreVasto è in festa per San Michele Arcangelo, il suo Patrono.

'Data rossanel calendario cittadino e una serie di appuntamenti religiosi e popolari (questi ultimi ancora una volta decisamente ridimensionati per via del Covid) faranno da cornice al sempre sentito appuntamento (clicca qui per il programma di quest'anno).

Alle ore 11, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, sarà monsignor Bruno Forte, vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, a presiedere la solenne celebrazione religiosa e il giorno successivo tornerà per presiedere la funzione delle 18. Non ci sarà, per il secondo anno di fila, la processione per riportare la statua del Patrono nella chiesa di San Michele.

Domani sera, per la chiusura dei festeggiamenti patronali, dopo alcuni eventi musicali nel centro storico, spettacolo di fuochi pirotecnici dalle 23,30 nella zona del Pontile a Vasto Marina.

VASTO E IL SUO PATRONO - Il legame e la devozione di Vasto verso San Michele risale a tempo immemore: “Ogni qualvolta una calamità colpiva o minacciava di colpire la nostra città – ricorda Lino Spadaccini, cultore di storia locale -, il popolo acclamava a gran voce la protezione dell’Arcangelo Michele.

In particolare si ricordano due episodi. Il primo nel 1805, quando per l’esplosione di un vulcano nel vicino Matese, si sentirono ripetute scosse telluriche, che causarono ingenti danni in molti paesi limitrofi, ma non nella nostra città.

Altra circostanza, ben più terribile, avvenne tra il marzo del 1817 ed il gennaio del 1818, quando un’epidemia costò la vita ad oltre 2.500 persone. Solo grazie al prodigioso intervento dell’Arcangelo la malattia venne scacciata. Proprio in seguito a quest’ultimo evento, mentre la popolazione era raccolta all’interno della chiesa di San Giuseppe, dov’era esposta la statua dell’Arcangelo Michele alla venerazione dei fedeli, venne pubblicamente richiesta la sua elezione a protettore principale della nostra città.

E solo dieci anni più tardi, nel settembre 1827, all’interno del Consiglio comunale, venne formulata – conclude Spadaccini - la richiesta ufficiale da inviare al Pontefice Leone XII, per l’ottenimento del patronato di San Michele”.

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