Monsingor Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, ha aperto il periodo di Quaresima a Vasto con l'imposizione delle Ceneri, nel corso della funzione nella chiesa di Santa Maria Maggiore, concelebrata con don Decio D'Angelo ed i parroci di Santa Maria e San Giuseppe don Domenico Spagnoli e don Gianfranco Travaglini.
"Celebrazione che segna l'inizio del percorso di preparazione alla Pasqua in cui il cristiano viene incoraggiato ad allenare lo spirito attraverso la preghiera, il digiuno e la carità - scrive Lino Spadaccini sul blog NoiVastesi -. La Quaresima, che ha lo scopo di invitare i fedeli ad imitare il periodo di quaranta giorni che Gesù trascorse nel deserto in meditazione e astinenza. In realtà i giorni della Quaresima sono 46 (dalle Ceneri al sabato che precede la Pasqua), ma diventano 40 escludendo le domeniche. Secondo i dettami della Chiesa, il mercoledì delle Ceneri è giorno di digiuno e astinenza dalla carne.
Durante la celebrazione eucaristica, al termine dell’omelia, si svolge il rito dell’imposizione delle ceneri, ricavate dai rami d’ulivo benedetti nell’ultima Domenica delle Palme, seguito dalla formula "Convertiti e credi al vangelo", oppure, in alternativa, "Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai".
Anticamente i popolani, per il periodo di Quaresima, usavano farsi un calendario speciale per osservare i periodi di astinenza. Da un pezzo di carta, si ritagliava la sagoma di una vecchia che filava con sette piedi. La sagoma veniva attaccata sulla cappa del camino con un po’ di colla e ogni domenica, si staccava un piede, l’ultimo dei quali nel giorno di Pasqua.
Una tradizione che ancora oggi in qualche rara occasione viene rispolverata nella prima domenica di Quaresima, e che in un certo senso interrompe il periodo di penitenza, è la rottura della pignatta".
Foto di Pino Cavuoti