Con la cerimonia del passaggio della Porta di San Pietro, nel portale dell'antica chiesa dell'omonima piazza, si è aperto il tradizione Giubileo della parrocchia di San Pietro in Sant'Antonio.
Chiusa per ragioni di sicurezza per via di alcuni problemi al tetto la chiesa di Sant'Antonio di Padova, le celebrazioni di questo 2019, che culminano in quelle dell'ultima domenica del mese di gennaio, si tengono nella chiesetta della Madonna delle Grazie.
A presiedere il rito sono stati don Gianfranco Travaglini, parroco di San Giuseppe, e don Antonio Bevilacqua, già parroco di San Lorenzo, presenti le Confraternite del Santissimo Sacramento e dell'Addolorata oltre ai fedeli.
Il Giubileo fu indetto nel 1777, concesso dal pontefice Pio VI alla città di Vasto.
"La tradizione particolarmente cara alla comunità vastese - si legge nel pieghevole che accompagna la ricorrenza - vuole essere un’occasione per soffermarsi e riflettere sul vero senso della vita, quale pellegrinaggio verso la Patria Eterna. Il Giubileo non è solo un tempo di purificazione, come lavacro dell’anima, ma l’opportunità per un nuovo cammino e per riscoprire la propria vita battesimale, quale slancio per una continua conversione.
In questi giorni i fedeli sono stati guidati attraverso un cammino che vuole scandire un percorso che si snoda da una chiamata comunitaria alla decisione singola, individuale, di seguire il progetto di salvezza alla luce della Parola del profeta Isaia: “Io, io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso, e non ricordo più i tuoi peccati”.
L’apertura del Giubileo è stata caratterizzata dal passaggio della porta giubilare di San Pietro, accompagnato dal rintocco della campana, la stessa che suonò la terza domenica di gennaio di due secoli fa. Nella giornata di domenica 20 previste Messe alle 8,15, 10 e 11 e 17.