Tantissimi i fedeli che hanno partecipato oggi al XXIII Pellegrinaggio Mariano tra Pollutri e Casalbordino, 4 chilometri a piedi tra preghiere e canti, in un clima di raccoglimento e tanta fede, con la presenza di monsignor Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto e molte autorità civili del territorio.
Una tradizione antica che, secondo la tradizione, ha origine l’11 giugno 1576 da Alessandro Muzio, il contadino di Pollutri che assistette all'apparizione della Madonna nel luogo dove oggi sorge la Basilica della Madonna dei Miracoli. Dopo l’apparizione fu costruita un umile cappella che con i secoli è diventata un importante Santuario, che accoglie il costante flusso dei fedeli, per vivere i luoghi dove echeggiò la Voce di Maria.
Sempre in direzione della Madonna dei Miracoli si svolgerà nei prossimi giorni un altro pellegrinaggio da Borrello (Ch), per la durata di 60 chilometri: Borrello, bivio Villa Santa Maria, Pietraferrazzana, Colledimezzo, Tornareccio, Vallaspra, Atessa, Villalfonsina, Casalbordino e Santuario. Due giorni di cammino, partendo Venerdì 9 giugno 2017 alle 8,30 e arrivando a piedi sabato 10 alle ore 17 al Santuario di Casalbordino, con il pernottamento presso il Convento di San Pasquale di Atessa. Anche in questo caso un pellegrinaggio antico, un viaggio compiuto per devozione, ricerca spirituale o penitenza, verso un luogo considerato nella tradizione collettiva sacro.
Qual è la motivazione che spinge ancora oggi molti persone al pellegrinaggio? C'è chi si reca in pellegrinaggio per rivivere un’antica tradizione, altri perché mossi da un bisogno interiore di vivere la fede in modo più profondo. Quale che sia il motivo un pellegrinaggio è davvero un viaggio nel senso più pieno del termine: persegue uno scopo, attraversa luoghi, arricchisce l'animo e connette persone, mantiene il ritmo del camminare a piedi, senza frastuoni, senza fretta, per rigenerare l’anima.