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Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, la celebrazione a Vasto

Diverse le tappe per un'iniziativa intensa aperta alla partecipazione degli scolari

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Intensa cerimonia nella mattina del 4 novembre a Vasto per onorare il Giorno dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze Armate, con la partecipazione delle autorità civili e militari, dei rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e di alcune classi di alunni (erano presenti la III A e H della Media Rossetti, la III E ed H della Media Paolucci e i bambini della Nuova Direzione Didattica Scuola primaria “G. Peluzzo”, accompagnati dalle insegnanti).

Il corteo ha preso il via da Corso Nuova Italia per recarsi nella Concattedrale di S. Giuseppe, dove il parroco emerito don Giovanni Pellicciotti ha celebrato la S. Messa in suffragio di tutti i caduti

Don Giovanni, all’omelia, rifacendosi ad una incisiva frase di S. Paolo “Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno se non dell’amore vicendevole”, ha ricordato che la vita cristiana è amore, per poi sottolineare il prezioso lavoro che viene attuato quotidianamente da tutte le Forze dell’Ordine proprio nel segno di un amore e di un servizio generoso nei confronti dei cittadini, per difenderli contro le ingiustizie e contro la criminalità e per aiutarli nei momenti di improvvise calamità naturali. 

“Con il vostro impegno - ha concluso don Giovanni - voi non fate altro che partecipare alla vita d’amore di Dio, mettendo a disposizione intelligenza, tempo ed energie per il bene del prossimo”. Al termine della Messa il giovane Angelo Spagnoli ha suonato il silenzio e Giuseppe Russo, Maresciallo della Radiomobile dei Carabinieri ha recitato la preghiera del Carabiniere

Dopo il sacro rito si è ricomposto il corteo che, attraversando le strade del centro storico, si è recato in Piazza Verdi, dove c’è quel significativo simbolo dei cento papaveri di ceramica, avvolti dal filo spinato, installazione ideata e realizzata dall’Università delle tre Età di Vasto, nella ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale. Qui la Presidente dell’Università Margherita Giove ed il responsabile dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, ing. Alessio Ciffolilli, hanno colto un papavero e lo hanno donato al sindaco Lapenna.

Il corteo ha raggiunto, quindi, il Monumento ai Caduti di Piazza Caprioli, dove si è svolto il saluto alla bandiera, seguito dalla deposizione di una Corona d’alloro da parte del sindaco e del Capitano dei Carabinieri Maggiore Giancarlo Vitiello. Il discorso ufficiale è stato tenuto dallo stesso sindaco che, tra l’altro, ha sottolineato come “il ricordo di tutti coloro che sono caduti per la patria, per gli ideali di libertà e per l’unione che li hanno animati, devono rimanere ben impressi nella nostra memoria”. Il primo cittadino ha continuato: “Oggi celebriamo l’Unità nazionale e tutto ciò è possibile grazie ai tanti giovani – e tra di essi 168 erano vastesi, i cui nomi sono incisi su questo Monumento che abbiano di fronte – che hanno sacrificato la loro vita per l’affermazione di nobili valori e per rendere l’Italia un Paese unito e migliore”. 

Rivolgendosi in particolare ai ragazzi delle scuole, Lapenna li ha esortati affinché “questa giornata commemorativa li veda in futuro sempre più partecipi”. Il sindaco ha chiuso il suo intervento ringraziando “le Forze Armate che con coraggio, professionalità e impegno, garantiscono ogni giorno la sicurezza di noi cittadini e la ricerca della pace a livello internazionale”. 

Ultima tappa della commovente Cerimonia del 4 novembre si è avuta presso il Cippo ai Caduti del Mare, sito in Via Adriatica. Anche qui è stata deposta una Corona di alloro da parte del sindaco e del Tenente di Vascello Cosimo Rotolo, Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Punta Penna, ed è stata recitata la preghiera del Marinaio. 

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