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Con la Domenica delle Palme al via il 'tempo forte' della cristianità

I riti della Settimana Santa nella tradizione vastese

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Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, il “tempo forte” della cristianità in cui vengono celebrati e meditati la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo.

In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme osannato dalla folla che lo saluta agitando rami di palma. In ricordo di questo avvenimento, la liturgia solitamente si svolge iniziando da un luogo al di fuori della chiesa, dove i fedeli si radunano e il sacerdote benedice i rami di ulivo, simbolo di pace e di vittoria, quindi ha inizio la processione verso la chiesa intonando dei canti di gioia o delle preghiere. Durante la celebrazione della S. Messa si entra in un clima di raccoglimento e viene letto, solitamente dal sacerdote e da altri due lettori, il lungo racconto della Passione di Gesù. E' stato così anche nelle chiese vastesi.

Lunedì, Martedì e Mercoledì Santo, apparentemente sembrano giornate vuote, mentre in realtà sono importanti perché di preparazione al triduo pasquale, con particolare attenzione ai doveri della confessione.

Il Giovedì Santo, nella mattinata non si celebra l’eucarestia nelle chiese, ma viene celebrata un’unica Messa, chiamata Messa Crismale, in ogni diocesi, presieduta dal vescovo e da tutti i suoi presbiteri e diaconi. In questa messa vengono consacrati gli Olii santi (che verranno utilizzati per tutto l’anno per l’amministrazione dei Sacramenti), mentre i presbiteri rinnovano le promesse sacerdotali. Nel pomeriggio dello stesso giorno, inizia il solenne triduo pasquale con la Messa in Coena Domini, dove si ricorda l’Ultima Cena. In molte chiese ancora oggi si ripete il rito della lavanda dei piedi. Al termine della messa i ministri cambiano il colore liturgico, assumendo il viola, ed ha luogo il rito della spoliazione degli altari e la velatura delle croci. Come da tradizione in ogni chiesa viene realizzato l’Altare della Reposizione, dove viene custodita l’Eucarestia per l’Adorazione e la comunione del venerdì. Durante la serata e nelle prime ore del mattino successivo, i fedeli si recano in sette chiese per la visita ai cosiddetti “Sepolcri” (li Seppileche).

Il Venerdì è il giorno del dolore e del lutto universale, ma è anche giorno di digiuno ed astinenza dalla carne. Verso le tre del pomeriggio si svolge il rito della Passione, sostanzialmente divisa in tre parti: la liturgia della parola, con la lettura della Passione secondo S. Giovanni, l’Adorazione della Croce e la santa comunione. Al termine, i fedeli in silenzio sciolgono l’assemblea. Per le vie del centro di Vasto, in uscita dalla chiesa di Sant'Antonio di Padova, la tradizionale Processione del Venerdì Santo che culmina al cospetto della Cattedrale di San Giuseppe.

Il Sabato Santo non viene celebrata nessuna liturgia. Al mattino dalla chiesa dell’Addolorata muoverà la processione della Madonna con il Cristo morto, per le vie del centro storico. Le chiese rimangono spoglie in segno di lutto fino alla solenne Veglia pasquale quando “se scioje le cambane” per festeggiare la Resurrezione del Cristo.

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