Da sabato scorso è iniziata la novena di preparazione alla festa della Madonna del Carmine con la Santa Messa celebrata nei primi tre giorni da don Michele Ronzitti, nei successivi tre dal parroco della cattedrale di San Giuseppe, don Gianfranco Travaglini, ed a concludere da don Giovanni Pellicciotti.
Lunedì 16, giorno della festa, alle ore 18 si svolgerà la solenne concelebrazione eucaristica ed a seguire la processione con la statua della Vergine lungo le vie del centro storico. In serata, alle ore 21, è prevista l’esibizione del coro della chiesa del Carmine, diretto dal M° Silvano Muratore, con la partecipazione delle voci liriche di Noriko Oto e Mayumi Muratore.
In occasione della “Notte Bianca”, in programma sabato 14, come avvenuto lo scorso anno, la chiesa rimarrà aperta per dare la possibilità alle persone di accostarsi alla preghiera o per visitare la splendida chiesa.
LE ORIGINI DELLA CHIESA DEL CARMINE - Risalgono al 1632 quando si chiamava S. Nicola degli Schiavoni ed era officiata dall’omonima confraternita formata tra le famiglie slave che all’epoca si trovavano in città. Nel 1638 la vecchia chiesa venne demolita e se ne costruì una nuova intitolata a Maria SS. del Carmine, pur mantenendosi una cappelle dedicata a San Nicola. Nel 1758 la chiesa venne ricostruita su disegno e sotto la direzione dell’architetto napoletano Mario Gioffredo. I lavori vennero ultimati tre anni più tardi, come è dimostrato dall’iscrizione posta sull’architrave del portale: D.O.M. AC DEIP. VIRG. SACR. ERECT. A. D. MDCCCLXI. La decorazione interna, interamente in stucco, fu affidata a Michele Saccione di Napoli, con l’aiuto dello stuccatore Lauriano Carbone di Palmi. I lavori iniziati nel 1762 terminarono tre anni più tardi. L’attuale statua della Madonna del Carmine, sostituisce quella originale, opera dell’artista vastese Antonio Molino, andata a fuoco anni or sono per un banale incidente.