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Al via la quintena di preparazione per la solennità della Sacra Spina a Vasto

Venerdì la tradizionale processione per le vie del centro storico della città

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In vista della solennità della Sacra Spina, in programma venerdì 30 marzo, ieri sera è iniziata la quintena di preparazione alla festa con la catechesi tenuta dal parroco di Santa Maria Maggiore, don Domenico Spagnoli. “Sui passi di Gesù sofferente” è il titolo dell’argomento da meditare nelle cinque serate attraverso gli approfondimenti sugli ultimi momenti della vita di Gesù: nel Getsemani, davanti al sinedrio, nel pretorio, lungo il calvario e nel sepolcro. Venerdì prossimo, Festa della Sacra Spina, verranno celebrate le Sante Messe alle ore 7,30 – 8,30 – 9,30 e 11, mentre alle 18 è prevista la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, cui seguirà la processione lungo le vie del centro cittadino. Secondo la tradizione cristiana si vuole che la corona di Gesù Cristo sia stata recuperata da Luigi IX di Francia e poi da lui donata alla Cattedrale di Notre-Dame di Parigi. Da questo oggetto, nel corso dei secoli, furono tolte numerose spine per essere donate a chiese e santuari. La prima notizia sulla Sacra Spina le troviamo sul manoscritto Memoria dell’antichità del Vasto di Nicola Alfonso Viti: “Solo in tal giorno apparisce in cima a questa reliquia, come un fiore di certa materia, che par lanugine bianca; ond’è che non può dubitarsi, che sia altro una di quelle benedette spine…”. Ma le informazioni più complete le possiamo leggere in un piccolo libricino stampato nel 1778, dove sono riportate, oltre ad informazioni storiche utili, anche alcune testimonianze dirette vissute da alcuni personaggi e dall’autore stesso del testo: “È questa una Spina intiera lunga oncie tre ed un minuto di palmo architettonico Romano, aspersa nella punta del divin Sangue; graziosamente conceduto dal Pontefice Pio IV al famoso D. Ferdinando Davalos Governatore di Milano, e Delegato al Concilio di Trento come Ambasciatore del Re di Spagna Filippo II, dopo la di cui morte, fu ella da D. Alfonso Davalos di lui erede, trasportata a Vasto, e decentemente situata nella Chiesa Parrocchiale, oggi Real Collegiata insigne di S. Maria Maggiore, dove presentemente si venera”. Nel 1647 il Marchese D. Diego D’Avalos, per un maggior decoro fece erigere una “maestosa Cappella”, e i suoi successori, D. Cesare e D. Ippolita, la arricchirono con ricche suppellettili sacre. Oggi la Sacra Spina si conserva nell’omonima cappella realizzata nel 1921 su progetto (1890) del giovane architetto vastese Roberto Benedetti.
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