La curiosità e lo sguardo attento di centinaia di bagnanti come degna cornice per la rievocazione della 'Pesca alla Sciabica' riproposta questa mattina, per il quinto anno consecutivo, grazie all'iniziativa della sezione di Vasto dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia con la collaborazione del Comune di Vasto.
Notevole l'interesse e la partecipazione, da parte di vastesi e villegganti, 'rapiti' dalla riproposizione dell'antica tecnica di pesca. Sotto la regia del cavalier Mario Pollutri, presidente dell'Anmi di Vasto, i protagonisti, in barca e a piedi, dalle 9 del mattino hanno toccato vari punti del litorale. Prima nella zona del pontile, poi verso l'Oasi dell'Anziano a sud, quindi il ritorno al centro di Vasto Marina con due 'puntate' nelle aree degli stabilimenti 'da Mimì' e 'La Scogliera'.
Ampiamente praticata negli anni '50, sottolinea Pollutri, la 'sciabica' è un tipo di pesca del tutto manuale, considerata da chi la praticava quasi un 'rito magico', che esalta il legame e l'amore tra il pescatore ed il mare. La 'sciabica' è sempre stata motivo di curiosità , ha sempre raccolto attorno a sé numerosi curiosi e tutti coloro che desideravano ammirare l'arrivo dei frutti del mare, lo splendido luccichìo del pesce ancora intrappolato nella rete, a volte unico sostentamento per le famiglie. I pescatori, impegnati nella pesca, variavano da un minimo di 5 ad un massimo di 12, ognuno con un compito ben preciso. La pesca iniziava con la rete (sciabica) caricata su di una piccola barca a remi e trasportata a circa 150 metri dalla battigia e lì calata in acqua. Lasciato a terra il capo di una resta, il pescatore faceva in modo di portare a terra il capo della seconda resta ad una opportuna distanza dal punto dove si era lasciato il capo della prima formando così un semicerchio. Da lì in poi era tutta una gestualità , sincronia di movimenti ed esperienze dei pescatori che dalla riva tiravano le reste per far concentrare il pesce nella parte centrale della rete che poi, portato a riva, veniva raccolto.
La rievocazione di questo tipo di pesca da parte di chi la praticava come mestiere ha fatto rivivere a moltissimi turisti e vastesi una tradizione tipica dell'Adriatico ed alla giovani generazioni ha dato la possibilità di toccare con mano le nostre origini e tradizioni.