Due giorni di festa, oggi e domani, lunedì 25 e martedì 26 luglio, in occasione della Festa di Sant’Anna.
Nel primo, alle ore 21, veglia di preghiera nella chiesetta del quartiere, mentre il successivo, giorno della festa, alle 18,30 è prevista la processione ed al rientro la Messa all’aperto. Alle 21 seguirà un momento di svago con serata danzante e karaoke.
Le origini della chiesa di Sant’Anna a Vasto, ricorda Lino Spadaccini, cultore di storia vastese, risalgono al 1581, quando Bernardino Sottile donò due oliveti contigui, di sua proprietà , all’ordine dei Cappuccini, affinché si costruisse un convento e la chiesa dedicati a Santa Maria degli Angeli. Nel 1585 la chiesa fu terminata, come testimoniato dall’iscrizione, in caratteri romani, incisa sull’architrave della porta d’ingresso della Chiesa. Nel convento furono seppelliti due personaggi illustri: Francesca Carafa (1592), Marchesa del Vasto, e D. Diego D’Avalos (1597). I Cappuccini rimasero sino al 1809, quando il convento venne soppresso per decreto napoleonico. Anche se dedicata a S. Maria degli Angeli, all’interno della chiesa era presente un quadro raffigurante S. Anna, S. Gioacchino e Maria Bambina, tanto che la chiesa venne comunemente chiamata di S. Anna e poi Chiesa delle Mamme. Acquistato dal barone Genova, l’edificio divenne semplice abitazione civile e, il 15 settembre 1832, vi fu ospitato il Re Ferdinando II di Borbone, durante la sua visita a Vasto. Caduta in rovina, con tutte le opere d’arte, compreso il quadro di S. Anna sparite, la chiesa venne restaurata e riaperta al culto il 5 febbraio del 1984. Sopra l’altare venne collocato un bel quadro realizzato e donato dal pittore vastese Filandro Lattanzio.