La settimana scorsa, il Club Anima, ha fatto visita alla fattoria Vita Felice. Un incontro tra due realtà abruzzesi con un obiettivo simile: promuovere l'interdipendenza tra le persone, creare legami profondi e non lasciare nessuno indietro.
Ogni Martedì da ormai 13 anni il Club Anima, Club Alcologico Territoriale, dà la possibilità alle persone affette da acolismo e gioco d'azzardo e alle loro famiglie di riprendere in mano la propria vita. La dottoressa Amina Di Fonzo, psicoterapeuta di professione, funge da servitore-insegnante, accogliendo con calore chiunque sia in difficoltà . Il club si basa sul metodo Hudolin, che considera l'alcolismo e le altre forme di abuso non come malattie (deresponsabilizzando così la persona e la sua famiglia al trattamento) ma come un tipo di comportamento non sano che va corretto. Nel Club non ci sono pazienti e terapeuti, non ci sono reietti e samaritani, ma solo persone che fanno parte della società , e che come una società si aiutano nelle difficoltà .
Questo rende il sostegno del Club Anima indispensabile per chi lo frequenta; una grande famiglia per chi, spesso, ha perso la propria.
Non c'è giudizio, non c'è vergogna. Chi parla dei suoi problemi lo fa quasi con tenerezza verso se stesso, perché, anche se la sofferenza non è scomparsa, ora lo si affronta insieme.
Ed è con questo spirito di coesione che qualche giorno fa il Club Anima si è recato alla fattoria Vita Felice, un progetto nato a Casalbordino da don Silvio Santovito, accogliendo disabili, detenuti e mendicanti, che si impegnano nelle attività a loro congeniali, valorizzando le loro capacità al servizio della comunità .
Una bellissima dimostrazione di speranza e di rinascita. Persone che in un altro luogo e tempo sarebbero considerate outsider o reiette, oggi a Vasto trovano la loro dimensione, reintegrandosi nella società .