Accolti dal sorriso stampato in occhi luminosi e dal caldo aroma di un casalingo caffè mattutino, alla vigilia di una giornata o meglio – nel caso specifico del paese di Cupello – di diversi giorni di festa, abbiamo avuto il piacere di scoprire in anteprima l’ultima iniziativa di casa “Pro Loco Cupello”. E lo abbiamo fatto guidati dai Componenti del Consiglio Direttivo dell’Associazione che ha nella Cupellesità, nella sua promozione, conservazione e trasmissione la propria principale ragion d’essere.
Come in una coordinatissima e precisa catena di montaggio, mani operose intente a prendere, infilare, incollare, adagiare, intrecciare, creare, custodire… diventano bacchette magiche che danno forma e vita a un dono prezioso destinato a tutti coloro che, acquistandolo, ne diventeranno custodi altrettanto vitali.
Oggetto di tanta cura e attenzione una mattonella “intarsiata e impreziosita di storie ed emozioni”, come è scritto nel testo stampato sul cartoncino a corredo della stessa, pensata per essere posta all’ingresso delle abitazioni, al di sotto del proprio numero civico.
Realizzata in cemento dall’artigiano cupellese Alessandro Marisi, della locale azienda “L’arte del Manufatto” di Marilena Fagnani, la mattonella raffigura i simboli identitari del Paese abruzzese: “Sua Maestà il Carciofo”, la “storica fontana” sita nel Giardinetto Comunale, “il meraviglioso Campanile” e, immancabile, il ferretto con una ‘ndrocchia, la tipica pasta cupellese.
Quattro simboli custodi di un sogno: “mantenere vivi” i fili della storia, delle radici, delle tradizioni, restando uniti nel tempo come Comunità. Simboli che non sono semplici icone ma vivono di un’anima e sono anima della stessa cittadina fiera e operosa che rappresentano. Simboli che con la loro forza attraversano spazi, confini e generazioni in un costante scambio che diventa socialità.
In tal senso questa mattonella acquista valore sociale e chiunque deciderà di acquistarla contribuirà nel testimoniare questo valore.
“In concomitanza con un momento dell'anno in cui tipicità e topicità vengono celebrate attraverso l’annuale Festival del Carciofo, abbiamo pensato di promuovere l’iniziativa della mattonella tematica come emblema della Cupellesità” – ha dichiarato il Direttivo della Pro Loco – “Essa ha uno scopo: accomunare tutte le famiglie della Comunità e l’abbiamo immaginata per essere collocata sotto il numero civico di ogni abitazione in modo che possa diventare simbolo e motivo di riconoscimento per tutti: per chi c'è, per chi viene, per chi resta e per chi tornerà”.
Uno slogan, questo, che si collega ad un altro preciso obiettivo insito in tale meritevole iniziativa: “Salvaguardare i valori che creano i legami all’interno della Comunità” - ha aggiunto il Direttivo - “Lo riteniamo necessario per evitare l'effetto della secolarizzazione proprio dei valori che intendiamo tramandare”.
La vendita della Mattonella tematica avrà inizio il 28 aprile e proseguirà per tutta la durata del Festival del Carciofo (fino al 1 maggio), nei pressi del centro storico del paese; nei mesi successivi continuerà presso la sede della Pro Loco nella Casa delle Associazioni, in via Alcide De Gasperi, sempre a Cupello.
“I paesi si salvano con gli occhi.
Prima bisogna guardarli.
Poi viene il resto…”
ha scritto il paesologo Franco Arminio: la mattonella cupellese potrebbe essere un ottimo motivo per guardare e “salvare con gli occhi” il paese, preservandone la sua storia, i suoi valori, il suo essere.