Nel pomeriggio di sabato 30 luglio, prima dell'evento nelle strade del paese, ha avuto luogo nella Sala Consiliare del Comune di Casalbordino l'incontro tra la Redazione di Valsinello.net, con Rosaria Spagnuolo e Alessio Di Florio, gli editori Antonio Cilli e Francesco Spina di Cittanet, media partner dell'evento, i membri della Giuria Topica e il Fondatore del Prodotto Topico Orazio Di Stefano.
È stata un'occasione fertile per diverse menti di confrontarsi sul senso del territorio e delle comunità, e di quanto la comunicazione, scritta, parlata ma anche agita, attraverso gli eventi nei luoghi, possa farsi compattante per le anime che quei luoghi li vivono.
Nel caso specifico del Prodotto Topico, è il valore culturale dell'enogastronomia come vox populi che trova il suo spazio di esplicazione.
Come espresso con entusiasmo dal Presidente del Consiglio Comunale di Casalbordino Alessandra D'Aurizio, ogni territorio vive anche dei propri prodotti tipici e il Prodotto Topico funge da elemento aggregativo delle comunità, fino a rappresentare una voce sempre più importante ed apprezzata del turismo, infatti "quando si acquista un prodotto tipico si acquista anche una fetta della storia di quel territorio".
A incorniciare le sue parole l'intervento dell'Assessore al turismo Paola Basile, che interpreta il Prodotto Topico come stimolo turistico che possa portare le persone in posti fuori dai normali circuiti, combattendo di fatto lo spopolamento dei piccoli comuni.
Rosaria Spagnuolo, giornalista e redattrice di Valsinello.net, 27esima piattaforma partecipativa del circuito Cittanet nata a gennaio 2022, coglie l'occasione per ribadire l'obbiettivo delle piattaforme Cittanet: quello di unire le comunità di riferimento, solitamente bacini di 20-30.000 abitanti, al fine di promuovere l'appartenenza e il senso identitario dei luoghi e dei loro abitanti, nel particolare del suo lavoro, di quei bellissimi borghi della Valle del Sinello di cui Casalbordino, con le sue peculiarità, fa parte. E oggi più che mai queste piattaforme richiamano il bisogno di collaborazione con i cittadini.
Ci sono tradizioni che rischiano di scomparire e non sono solo quelle rituali, feste di paese e eventi prettamente folkoristici: spesso dietro la parola “tradizione” ci si nasconde per celare la volontà di non adeguarsi ai tempi e quindi di non rispondere ai cambiamenti che si verificano dentro le stesse comunità, dal basso, spontanee e vive. Troppo spesso crediamo che la peculiarità sia da abbattere perché spaventa, come tutto ciò che è fuori dal grande cerchio della comunicazione nazionale e sovranazionale odierna. Le tradizioni di cui le piattaforme partecipative Cittanet si fanno portavoce sono i suoni naturali della vita in comunità, del riconoscersi nei vicoli e riconoscerne i gerani al balcone, sono gli immediati frutti della terra e della vita: i rapporti interpersonali, le connessioni umane che risultano senza mediazione dal luogo in cui si vive. Viviamo in un mondo che corre senza freno verso una globalizzazione che costantemente dimentica che il primo specchio in cui posso riflettermi è il mio vicino di casa, il panettiere da cui scelgo il pane giornalmente, la farina che di quel pane è matrice, i campi coltivati del nostro meraviglioso territorio nelle microdiversità del suo paesaggio agrario.
Nutriamoci, non di solo cibo ma di rapporti interni, non di solo pane ma di ciò che esso rappresenta: l'impegno della vita in comunità.