Acqua nera e uno sgradevole odore. Si presentava così l'altra mattina il letto del fiume Sinello che scorre nella riserva naturale del bosco di Don Venanzio, tra Pollutri e Vasto.
A notare il colore insolito del corso d’acqua sono stati alcuni escursionisti che, approfittando della bella giornata di sole, si sono avventurati nel bosco, trovandosi davanti agli occhi uno spettacolo desolante.
“La riserva di Don Venanzio è uno dei nostri posti preferiti, perché immerso nella natura, nella pace e nel silenzio”, raccontano, “purtroppo anche quest’anno, come succede da un po’ di tempo a questa parte, il letto del fiume è stato utilizzato per lo scarico delle acque reflue provenienti dai frantoi. Sarebbe il caso di intensificare i controlli in questo periodo”.
Non è la prima volta che si verificano fatti del genere. Nonostante si configuri come un reato, lo sversamento nei corsi d’acqua dei reflui provenienti dalla lavorazione delle olive è purtroppo un fenomeno abbastanza diffuso e di altissimo impatto ambientale: i residui dei frantoi sono altamente inquinanti a causa della loro acidità, per la presenza di composti fenolici e soprattutto per l’elevato carico organico.