Valori superiori ai limiti consentiti, che risultano triplicati per quanto riguarda il boro, oltre a sversamenti di acque provenienti dalla molitura delle olive. E’ quanto hanno accertato i volontari della Eco School Ambiente e Cultura durante un controllo in località Ponte Fiume Trigno e nell’entroterra vastese, lungo la strada provinciale Carpineto Sinello-Guilmi.
Si tratta di due episodi distinti sui quali si sta cercando di fare piena luce per poterli poi segnalare alle autorità preposte.
“E’ stato effettuato un prelievo sul tratto che fuoriesce dal depuratore che si immette e sversa nel fiume Trigno”, spiega il presidente dell’associazione Paolo Leonzio, “le acque prelevate sono state portate al laboratorio Biosan per essere analizzate. Dai risultati si evidenziano valori leggermente superiori ai limiti consentiti, mentre per quanto riguarda il boro i valori sono triplicati. Sempre lungo lo stesso tratto”, aggiunge Leonzio, “partendo dal ponte sulla Statale 16, a circa cento metri dalla foce, i valori delle acque risultano peggiorati, cio dimostra che ci sono immissioni di incerta provenienza, non accertate a causa della fitta vegetazione”.
Nello stesso giorno i volontari hanno segnalato, nell’Alto Vastese, un versamento di acque dalla molitura delle olive, fenomeno piuttosto frequente in questo periodo che configura un’attività illecita che integra un reato in quanto la dispersione dei reflui comporta un elevato inquinamento ambientale.
“Questo sversamento avviene all’alba e la sera tardi sul tratto di strada provinciale che da Liscia porta in direzione di Carpineto Sinello-Guilmi , nei pressi della ex cooperativa di un allevamento di suini”, prosegue il presidente della Eco School Ambiente e Cultura, “i volontari sono alla ricerca degli autori dello sversamento per poi segnalarlo alla competente autorità, documentando con foto ed analisi le circostanze”.