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Viabilità ‘malata’, numerose le strade dell’entroterra del Vastese da 'curare'

A disposizione una somma di 3,2 milioni di euro su base regionale

redazione
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Per la viabilità, ‘malata’, di numerose strade abruzzesi, in particolare di quelle dell’entroterra, sarà a disposizione uno stanziamento ‘extra’ pari a 3 milioni e 200 mila euro, con fondi da parte della Regione Abruzzo e di competenza comunitaria europea, da destinare alle Province.

A renderlo noto nei giorni scorsi Ã¨ stato il presidente Luciano D’Alfonso, il quale ha tenuto a rimarcare l’importanza della praticabilità dell’intero sistema viario regionale.

Tali fondi verranno ridistribuiti seguendo una serie di criteri ai quali le Province dovranno attenersi per redigere una sorta di lista prioritaria di quelle che sono le arterie sulle quali intervenire. Criteri che terranno conto dell’uso e dell’ampiezza del sistema viario, della pericolosità e del numero di incidenti che si registrano. Nell’elenco delle strade del territorio provinciale di Chieti saranno diverse quelle del Vastese interno da inserire per le opere di sistemazione.

Del tema della viabilità, collegato a quello dei servizi di trasporto, D’Alfonso ha discusso durante l’insediamento dell’Osservatorio regionale per la Riforma delle Province, di cui fanno parte, oltre allo stesso presidente della Regione, il suo vice Giovanni Lolli, i presidente delle Province de L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo, Antonio Del Corvo (vertice dell’Unione delle Province d’Abruzzo), Mario Pupillo, Antonio Di Marco e Domenico Di Sabatino e il presidente dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, sezione Abruzzo, il sindaco di Vasto Luciano Lapenna e rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Per il supporto di natura tecnica collaborerà, a titolo gratuito, il prof. Mario Collevecchio, ex direttore generale della Provincia di Pescara.

Compito dell’Osservatorio sarà quello di proporre idee per rimodulare le funzioni delle Province nel contesto della loro riforma istituzionale che sta avvenendo a partire dalla riforma Delrio n. 56 del 7 aprile 2014.

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