Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro con gli amministratori provinciali relativamente al progetto di valorizzazione del vallone Caccavone, in agro di Celenza sul Trigno. Si tratta di una proposta avanzata dalla Protezione Civile Valtrigno che prevede la valorizzazione, dal punto di vista naturalistico e turistico, di una vasta area boschiva. Il progetto prevede, come prerequisito indispensabile, il miglioramento dello stato ambientale del sito interessato, da realizzarsi mediante il potenziamento del sistema fognario e soprattutto con la messa a regime dell'impianto di depurazione delle acque reflue dell'abitato di Celenza sul Trigno. All'importante incontro erano presenti responsabili dell'ATO, della Sasi, gli uomini del nucleo operativo della Protezione Civile Valtrigno di Celenza sul Trigno e San Salvo, gli amministratori locali del centro trignino, oltre all'assessore provinciale all'ecologia Nicola Petta. I responsabili dell'Ato e della Sasi hanno riconosciuto la forte valenza ambientale dell'area e ribadito la necessità di eliminare i possibili fattori di inquinamento ambientale. E' stata condivisa l'idea di cominciare ad intervenire sugli impianti di depurazione, che attualmente non funzionano correttamente, apportando miglioramenti sia dal punto di vista della tecnologia impiegata, sia per quanto riguarda i processi di trattamento delle acque. Accolta favorevolmente anche la proposta di una ricollocazione dell'impianto, modificando dunque l'attuale posizione di una delle due strutture. L'associazione Valtrigno si è detta soddisfatta dei risultati ottenuti fino a questo momento, cioè dell'impegno preso dalle parti per la realizzazione dei lavori al depuratore che dovrebbero iniziare a breve, ed ha annunciato che continuerà nella sua opera di sollecitazione delle istituzioni coinvolte nel progetto. Inoltre i nuclei della Protezione Civile hanno intenzione di riproporre in estate la settima edizione della Giornata Ecologica, proprio al fine di sondare la qualità ambientale del Vallone Caccavone. ''Seppur scoraggiati di fronte ad una situazione di forte stasi politica dell'intero territorio dell'Alto Vastese, - hanno commentato gli uomini della Protezione Civile - dove le progettualità politiche non tendono più ad unire il territorio, bensì a dividerlo, siamo sempre più convinti che dobbiamo mettere in gioco le nostre forze e risorse per portare avanti i progetti di valorizzazione ambientale e turistica dell'intera area''.