L’istituzione a Fraine, centro dell’Alto Vastese, del “Giorno del Ringraziamento”. La proposta al sindaco, Enza Di Iorio, arriva da un illustre abruzzese da anni trapiantato a Roma, il professor Guido Brunetti, e si basa sui valori di solidarietà, altruismo, empatia e rendimento di grazie.
Il “Thanksgiving Day” ha una storica tradizione di derivazione religiosa, che risale al 1621, quando i Padri Pellegrini emigrarono dall’ Inghilterra nel Nuovo Mondo e celebrarono questa festa, mangiando tacchino insieme con i Pellirosse che li avevano aiutati a “sopravvivere”.
Al fondo dello spirito originario, la giornata di ringraziamento e di preghiera- afferma il professor Brunetti- nasce dall’ esigenza, come aveva già intuito George Washington, che l'essere umano e le istituzioni devono “riconoscere la Provvidenza di Dio” e “obbedire” alla sua volontà; essere grati per i suoi benefici e “implorare” la sua protezione e il suo favore per la loro sicurezza, felicità e prosperità. Un’ occasione importante per “ravvisare” le molteplici colpe di cui la persona umana è accusabile, promuovendo così quella moralità senza la quale “non può esistere alcuna felicità individuale e sociale”. Un’ opportunità poi per riunire parenti, amici e i tanti emigranti sparsi nel mondo di ritorno a Fraine nel periodo estivo, e vivere momenti di serenità e tranquillità interiore, superando conflitti, malanimo, invidia, rancori e maldicenze. Un evento straordinario di benessere mentale e di crescita morale, sociale e spirituale.
Un auspicio infine per il buon governo di Fraine. Un giorno dunque di ringraziamento e preghiera con l’ assistenza della Chiesa, una Chiesa che- come ha detto Benedetto XVI- “ si rinnovi per rinnovare il mondo”. Assieme al ringraziamento e alla preghiera, uno dei protagonisti del “Giorno del Ringraziamento” non sarà il tacchino degli States, ma le “Sagne appezzate” (sagn’ app’ zzat), il piatto tipico di Fraine.