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Criticità e speranze di un settore che vive 'una crisi nella crisi'

Futuro dell'agricoltura abruzzese: De Castro, Febbo e Verrascina a confronto al 'Ridolfi' di Scerni

a cura della redazione
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Numerosi gli operatori del settore presenti ieri pomeriggio presso l'aula magna dell'Istituto Agrario 'Cosimo Ridolfi' di Scerni per l'incontro organizzato dalla Confederazione Produttori Agricoli Copagri sul tema 'P.A.C. 2014/2020 - Quale futuro per l'agricoltura abruzzese'.

 

All'appuntamento registrati i contributi, tra gli altri, dell'onorevole Paolo De Castro, già ministro dell'Agricoltura e presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo, dell'assessore regionale all'Agricoltura, Caccia, Pesca e Sviluppo Mauro Febbo, del presidente nazionale Copagri Francesco Verrascina con interventi dei responsabili regionali di Confagricoltura, Cia, Coldiretti e degli operatori del credito della Agriventure Banca dell'Adriatico, moderati del presidente regionale Copagri Abruzzo, Tommaso Visco.


Dopo i saluti del sindaco di Scerni, Giuseppe Pomponio, e del vicepreside dell'Istituto, il professor Fiore Di Donato, l'onorevole De Castro ha spiegato a che punto sono i lavori sulla "proposta CioloÈ™" attualmente sul tavolo di lavoro, dando atto che le perplessità sollevate dalla Copagri in relazione alla complicazione burocratica che la proposta porta in sé "sono state certificate dal rapporto della Corte dei Conti Europea che sostanzialmente a distrutto punto per punto quella proposta. Il problema - ha proseguito l'onorevole De Castro - è come mettere d'accordo i vari Paesi per concertare una controproposta comune che dia risposte concrete al mondo dell'agricoltura, per avere aziende capaci di stare sul mercato e organizzare la produzione in modo da vincere la sfida nel mondo globalizzato, anche in concorrenza con realtà con sistemi sociali ed economici diversi dai nostri". Al termine del suo intervento, l'onorevole De Castro ha tracciato una breve 'scaletta' sui tempi previsti per l'approvazione di una controproposta per il P.A.C. 2014/2020 decisamente poco confortante: "C'è il rischio che entro l'estate del 2013 non riusciremo a raggiungere un accordo e che si vada a un rinvio di almeno due anni". Al termine del suo intervento l'onorevole De Castro ha dovuto lasciare i lavori per degli impegni urgenti, suscitando la vivace protesta di alcuni operatori che avrebbero voluto un confronto più "partecipato" con il presidente della Commissione Agricoltura.

 

A seguire, gli interventi delle varie rappresentanze presenti all'incontro che hanno sottolineato la necessità di una politica che ridia "dignità ad un settore che ormai quasi non produce più reddito".

 

Per la conclusione dei lavori sono intervenuti l'assessore regionale Mauro Febbo e il presidente nazione Copagri Francesco Verrascina. "I problemi dell'agricoltura sono enormi, - ha dichiarato l'assessore Febbo - ma bisogna cambiare approccio, eliminando i contrasti interni alle categorie. Inoltre dobbiamo far capire a Bruxelles che noi abbiamo la necessità urgente di rifinanziare la 121, la 123 e la 112 ".

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