Una giornata di festa per tutto il paese è stata, domenica scorsa, l'inaugurazione del nuovo mezzo in dotazione al nucleo operativo della protezione civile ''Valtrigno'' di Celenza. Molte le personalità intervenute alla manifestazione voluta dal responsabile generale della Valtrigno, Saverio Di Fiore, dal referente locale della protezione civile, Carlo Di Nocco, e da uno dei suoi più stretti collaboratori, Andrea Venosini. Hanno voluto essere presenti all'inaugurazione del nuovo PK L200 attrezzato con un potente kit antincendio, il presidente della Provincia di Chieti, Tommaso Coletti, il presidente della fondazione Carichieti, Di Nisio, il consigliere provinciale Osvaldo Menna che ha la delega proprio alla Protezione civile, l'assessore provinciale Nicola Petta, il presidente della Comunità Montana Alto Vastese, Luciano Piluso, oltre ovviamente al sindaco di Celenza, Rodrigo Cieri. La consegna di questo nuovo mezzo alla protezione civile rappresenta un notevole valore aggiunto alle potenzialità operative dei volontari, in funzione del controllo del territorio, della prevenzione degli incendi boschivi e dell'eventuale intervento in caso di necessità . Dopo il saluto delle autorità presenti, il parroco, don Nicola Gentile, ha benedetto l'automezzo acquistato grazie al contributo dell'amministrazione provinciale e della fondazione Carichieti. Nel corso del suo intervento il presidente Coletti ha annunciato la probabile attivazione di una struttura di coordinamento di tutti i nuclei di protezione civile sparsi sul territorio, in modo da poter assicurare comunicazioni costanti e in tempo reale e un intervento tempestivo e più efficace in caso di calamità . Ha anche riferito della puntualità con la quale il sindaco Rodrigo Cieri sottopone alla sua attenzione le problematiche del territorio. A tale riguardo il presidente, dopo aver ricordato i recenti lavori di sistemazione stradale realizzati dalla sua amministrazione proprio sul territorio di Celenza, ha assicurato che entro il prossimo inverno saranno ultimati i lavori sui rimanenti tronconi della provinciale che conduce alla fondovalle Trigno.