Gli esami non finiscono mai..., diceva qualcuno. E questo vale anche per la Pro Vasto e a maggior ragione adesso che la squadra si trova ad affrontare una situazione a dir poco delicata e certamente non preventivata alla vigilia della stagione. Sei punti in otto partite, da un organico da più parti riconosciuto come certamente non di scarsa qualità, costituiscono un 'bottino' nientaffatto confortante. La delusione serpeggia, sia nell'ambito della stessa società biancorossa - rafforzatasi nei quadri con l'arrivo del neo direttore generale Luca Evangelisti - sia nella tifoseria che si attendeva un inizio di torneo sicuramente meno balbettante. All'orizzonte, adesso, la difficile sfida con la Lucchese capolista. Forse l'avversario giusto, di caratura e di spessore, per creare nel gruppo di giocatori gli stimoli e le motivazioni giuste per scendere in campo 'cattivi' e determinati. Prima di due sfide interne con la truppa di Pino Di Meo, sette giorni dopo, chiamata ad affrontare all'Aragona il Poggibonsi. Ci si aspetta il massimo per ridare fiducia ed entusiasmo ad un ambiente fiaccato dagli ultimi passi falsi. CAPITOLO FORMAZIONE - Di Meo proverà oggi pomeriggio uomini e schemi in vista della gara con i rossoneri di Lucca. Mancherà Okoroji, appiedato per un turno dal giudice sportivo, e con ogni probabilità sarà Ciotti a sostituirlo al centro della difesa andando a far coppia con Servi. Possibile anche qualche novità in mezzo al campo. Altri assenti sicuri gli infortunati De Giorgi e Soria. Quest'ultimo potrebbe farcela per il Poggibonsi. Il presidente Crisci, intanto, commenta gli arrivi di Evangelisti e Maurizio Natali (in sostituzione di Franco Nardecchia alla segreteria del club): " E’ un forte segnale di discontinuità, ma senza traumi. Mister Pino Di Meo resta al suo posto perché nei suoi confronti c’è la massima fiducia, ma lo sgraviamo da alcuni compiti visto che si è occupato sia della costruzione della squadra che della gestione del gruppo. Credo che questo organico abbia delle qualità. Ma è chiaro che se non risaliremo la china qualcosa dovrà cambiare”.