Il giorno dopo la grande impresa della Pro Vasto tornata in C2, o Seconda Divisione come si chiama oggi, grazie al 2 a 1 imposto al Tolentino che ha dato un gran daffare ai ragazzi di mister Di Meo, il presidente Mimmo Crisci è quasi senza voce e con il collo parzialmente bloccato, ma è felice come non mai perché è riuscito a riportare tra i professionisti, in Lega Pro, la sua squadra, come aveva promesso non molto tempo addietro, e a far tornare l’entusiasmo a Vasto, piazza storica del calcio abruzzese. "E’ stato il gavettone che mi hanno tirato addosso, al termine della partita, nello spogliatoio, a non permettermi di girare bene la testa, almeno fosse stata tiepida l’acqua anziché gelata - esordisce sorridendo l’imprenditore vastese, da quattro anni alla guida del sodalizio biancorosso - La vittoria del campionato è stata la mia rivincita, dopo l’amara ed ingiusta retrocessione di due anni fa, quando abbiamo perso, a Celano, il ritorno dei play-out. E’ acqua passata, oggi, alla luce dell’ottimo campionato che abbiamo disputato, nonostante fossero altri i programmi d’inizio stagione. Li ho abbracciati tutti i giocatori perché hanno davvero indossato la maglia biancorossa credendo e portando in alto i colori sociali. Avevo chiesto loro, ultimamente, di regalarmi le vittorie con il Fano, il Campobasso e la Curi Angolana, invece ne hanno inanellate ben dieci di fila. A Di Meo avevo dato il compito di formare la squadra, contattare i giocatori, ma ho preteso di voler parlare con tutti i ragazzi per rendermi conto, come faccio d’altronde nel mio lavoro, con chi avrei avuto a che fare. Ho subito affermato che l’allenatore si era mosso bene, ingaggiando dei buoni elementi, principalmente seri, e la riprova l’abbiamo avuta nel corso della stagione che si è chiusa, oltre con il salto di categoria, come detto, con ben dieci vittorie consecutive, un record per la serie D se non sbaglio. Un gruppo fantastico. Sono stato contento anche per la festa che i tifosi ci hanno riservato a Tolentino e al nostro rientro in città, a prescindere dall’esito della sfida con la compagine marchigiana”. Molti tifosi, allo stadio “Della Vittoria”, indossavano una maglietta bianca con la scritta, davanti, “Crisci vattene...", mentre dietro “... in Serie C”, quindi il pensiero va subito al futuro del sodalizio, alle intenzioni di Crisci. “La prima parte della frase - riprende il presidente della Pro Vasto, scherzandoci sopra - era uno slogan molto in voga l’anno scorso e fino a non molti mesi fa, al punto che trovavo scritte pure sui muri. Il futuro? Ora dobbiamo pensare solo a festeggiare e riprenderci dalle fatiche, poi si affronterà il discorso societario e tecnico, anche se è innegabile che una squadra che vince andrebbe confermata in blocco. Intanto, mi preme ringraziare ancora i giocatori che ho considerato dei fratelli, il tecnico, i collaboratori e gli amici che mi sono stati vicini, da Vitelli a Russo, da Salvatorelli a Bellandrini. Mai come quest’anno, la Pro Vasto è stata una vera famiglia, con i suoi momenti belli e anche di crisi, ma i problemi li abbiamo sempre affrontati e cercato di risolverli al meglio. Aggiungo che, comunque vada, la Pro Vasto sarà sempre nel mio cuore, altro non fatemi dire, pensiamo al mini torneo che assegnerà lo scudetto, poi parleremo di futuro societario, tirando anche le somme”. Domenica prossima, 24 maggio, intanto, prima gara della Poule Scudetto tra la vincenti della serie D. Pro Vasto inserita nel girone a tre con Sporting Lucchese e Crociati Noceti. Prima sfida all'Aragona tra i biancorossi e i rossoneri toscani della Lucchese. Si gioca alle ore 16: in caso di sconfitta nella prima giornata la seconda gara dei vastesi sarà mercoledì 27 contro i Crociati Noceti in trasferta, in caso di vittoria domenica 31.