Domenica, allo stadio “Helvia Recina” di Macerata, i tifosi vastesi non ci saranno e non certo per loro decisione, bensì per l’inspiegabile presa di posizione dell’Osservatorio che, evidentemente, dopo aver chiesto lumi anche alla Prefettura del centro marchigiano, ha deciso di vietare la trasferta ai supporter della Pro Vasto, squadra che, ora più che mai, sta dando fastidio a molti in questo campionato: ne sono convinti praticamente tutti, a cominciare proprio dagli stessi tifosi biancorossi che, lungi da noi l’idea di dichiararli santi, stanno pagando per un qualcosa di cui non hanno colpa. Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, insomma, ed è inutile nascondere che negli ambienti sportivi della città è tanta la rabbia. “A Chieti - ricordano alcuni tifosi della Curva d’Avalos appartenenti al gruppo degli Aragonesi - siamo stati al centro di una sassaiola, nonostante eravamo tutti sugli spalti perché la polizia non ci ha fatto uscire prima. Qualcuno ha danneggiato alcune nostre auto. La decisione presa è stata quella di non farci andare a Morro d’Oro, ma, per fortuna, la Pro Vasto ha vinto anche senza il nostro apporto. Questa volta ci puniscono sicuramente perché ci ritengono responsabili di quanto accaduto a Fano (sabato 28 marzo), quando, al termine della gara, hanno fatto uscire insieme le due tifoserie e siamo stati oggetto anche di lanci di materiali buttati dai balconi delle abitazioni vicine allo stadio. Ci siamo difesi e, guarda caso, hanno visto e riferito solo quello che abbiamo fatto noi che, a quanto pare, dovevamo restare fermi e subire, con il rischio di ritrovarci in ospedale. Queste cose, a Vasto, non accadono, forse c’è troppo zelo da parte delle locali Forze dell’Ordine, zelo che va benissimo, però chiediamo di essere tutelati quando andiamo fuori. Non è concepibile che in casa dobbiamo stare al nostro posto e guai fiatare, in trasferta, invece, dobbiamo stare pure zitti e fermi e subire gli attacchi degli altri. Vuol dire che la squadra - concludono i tifosi Aragonesi -, proprio per il fatto che sarà sola, darà il massimo per vincere come ha fatto a Morro d’Oro. Accettiamo la decisione degli organi competenti, però non è giusto e proprio ora che la Pro Vasto ha bisogno del nostro incoraggiamento, ma, già in tempi non sospetti, eravamo convinti che qualcosa non quadrava, insomma la nostra squadra ha rotto le uova nel paniere a più di qualcuno. Vogliamo ricordare che con la tifoseria della Maceratese non è mai successo nulla, anzi siamo andati pure al bar e al ristorante in occasione delle gare degli ultimi anni”. Tanta amarezza, ma tant’è. Ieri, intanto, Ferreyra e compagni hanno sostenuto la consueta partitella del giovedì in famiglia, con Ludovisi che si è allenato in palestra e Bonfiglio che ha ripreso a parte.