Pro Vasto-Fano di domani, domenica 16 novembre allo stadio Aragona, con inizio alle ore 14.30 è il big match dell'undicesima giornata del girone F del campionato di serie D girone F. Una gara che darà molte risposte, sia ai padroni di casa e sia ai marchigiani per quanto riguarda, prima di tutto, il prosieguo della stagione. Il Fano, insieme con altre realtà, era tra le squadre accreditate per un torneo di vertice, la Pro Vasto, partita per disputare un buon torneo e buttare le basi per il prossimo anno, si trova adesso in una posizione di classifica che porta, evidentemente, a rivedere i propri progetti; la società del presidente Mimmo Crisci, insomma, deve decidere cosa vuol fare da ''grande''. Il lavoro che sta portando avanti l'allenatore Pino Di Meo è buono, se non ottimo, al punto che ha avuto ragione quando affermava, in tempi non sospetti, che la squadra poteva aspirare a qualcosa di meglio, era solo questione di tempo. ''Visto che siamo in ballo - sono le parole dette alcuni giorni fa dal tecnico pugliese - possiamo anche continuare a ballare, e per i ragazzi, e per la società, ma anche per tutta la città che merita ben altri palcoscenici. Non dobbiamo montarci la testa, però, bensì restare sempre con i piedi per terra ed arrivare a dicembre quando sarà giusto tirare le somme, fare il punto della situazione, fermo restando che il gruppo in mio possesso non si tocca, al limite, se qualche decisione dovrà essere presa, spetterà ai singoli giocatori decidere in tal senso. A tutti devo riconoscere l'impegno, la serietà e l'attaccamento ai colori della maglia che indossano, quindi è evidente che se ci troviamo al terzo posto, il merito va equamente diviso fra i venticinque giocatori che la società mi ha messo a disposizione''. La gara di domani, per la Pro Vasto, può significare anche salire al primo posto in graduatoria, in caso di vittoria e con il Casoli bloccato dall'Agnonese. Tutto può accadere, sognare non è vietato, specialmente dopo i sette risultati utili consecutivi: sei vittorie e il pareggio di domenica scorsa a Canistro. Foto Ercole D'Ercole