Questione di ore e la montagna potrebbe partorire il 'topolino' di colore bianco e rosso: scherziamoci sopra, almeno una volta. Sta di fatto che il mese di maggio si chiuderà con grosse novità per la Pro Vasto, salvo qualche ripensamento da parte di chi, ancora oggi, non riesce a trovare una propria dimensione, ad avere veramente le idee chiare in seno alla società di via San Michele per il bene di tutto l'ambiente sportivo. Chi ha rotto gli indugi, invece, interrompendo quello che stava diventando un silenzio assordante, è stato il sindaco Luciano Lapenna il quale, nel suo breve intervento, ha sintetizzato cosa pensa della questione Pro Vasto: ''Sono il primo - ha ammesso - ad essere dispiaciuto di quanto sta accadendo e delle intenzioni manifestate dal presidente Crisci e dall'amministratore delegato Moscato di voler passare il testimone ad altri. La Pro Vasto è un bene della città e tale deve restare, gestito possibilmente da persone del luogo. Ho programmato degli incontri con i dirigenti della società per cercare di arrivare ad una soluzione che possa accontentare tutti, magari programmando il futuro della squadra, il suo possibile ritorno nei professionisti. Deve essere chiara una cosa, però: l'amministrazione comunale non può fare miracoli, magari utilizzando soldi non suoi, ma della collettività , specialmente alla luce di alcuni problemi, in ambito societario, che, evidentemente, dovranno essere risolti per voltare davvero pagina. Mi sento vicino alla Pro Vasto, ai dirigenti e ai tifosi, però non deve mai venire meno il rispetto delle regole. Affronteremo i problemi che cercheremo di risolvere con la buona volontà di tutti, nessuno escluso''. Frattanto, sembra non tramontata l'ipotesi di vedere entrare in società Nicola Argirò, ma non mancano interessi da parte d'imprenditori di fuori regione: si parla, addirittura, di un interessamento della famiglia Sarni.