E' sottoscritta dal presidente Domenico Crisci e dall'amministratore delegato Lucio Moscato la lettera con la quale i dirigenti della Pro Vasto comunicano al sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, la loro indisponibilità nell'andare avanti (stanti le condizioni attuali) nella gestione della squadra biancorossa rimettendola dunque, di fatto, nelle 'mani' dello stesso sindaco e dell'istituzione comunale.
Di seguito la lettera indirizzata a Lapenna: ''Sig. Sindaco, come ben sa il campionato di calcio è appena terminato e la Pro Vasto si è guadagnata sul campo la permanenza in serie D. La stagione appena conclusa è stata caratterizzata da forti polemiche e attacchi pesanti da parte della tifoseria a tutta la società e soprattutto alla mia persona (Crisci, ndr.), tanto da indurmi, per cercare di non coinvolgere altre persone ed in particolar modo la squadra, a non frequentare più lo stadio. L'attuale dirigenza, accompagnata da altri impreditori, ha garantito per tre anni, nel bene e nel male, tra soddisfazioni e amarezze, la gestione, gli oneri e il mantenimento della Pro Vasto, la principale squadra della città . Ora il nostro impegno è terminato. Il titolo sportivo non è nostro ma riteniamo, come abbiamo sempre sostenuto, che sia della città . Ed è proprio per questo che lo riconsegniamo a Lei che, in qualità di sindaco, rappresenta tutta Vasto. L'attuale dirigenza è intenzionata a cedere a titolo gratuito la proprietà della Pro Vasto e ci sembra un atto doveroso e rispettoso nei Suoi confronti, informarLa per tempo, lontano dalle scadenza dell'iscrizione al nuovo campionato (inizio luglio). La invitiamo a raccogliere adesioni tra quanti desideriono sostituirci per raggiungere traguardi ambiziosi e più importanti di quelli che siamo riusciti a raggiungere noi. A loro andrà tutto il nostro plauso ed apprezzamento. La informiamo, però, che abbiamo ricevuto già da parte di alcuni imprenditori non di Vasto la disponibilità a raccogliere le sorti della Pro Vasto. A questi ultimi abbiamo fatto presente che la priorità della scelta sarebbe spettata alla città e quindi a Lei. La prego, se lo ritiene utile ed importante, avviare subito delle consultazioni con imprenditori e persone più vicine alla città con le quali definire il passaggio delle quote entro breve tempo (10/15 giorni), altrimenti nostro malgrado, saremo costretti a definire il passaggio con le persone che hanno già dato il loro assenso. In attesa di un Suo sollecito riscontro, Le porgiamo i nostri più deferenti saluti''.