Archiviata anche la cena organizzata per festeggiare la permanenza nella categoria della Pro Vasto, presenti, per la società , Enrico Russo e Luigi Salvatorelli, i due dirigenti che sono stati a stretto contatto con la squadra che, negli ultimi mesi, ha visto pure il riavvicinamento di Lucio Moscato, il quale, come abbiamo riferito più volte nei giorni scorsi, ha dato l'ultimatum all'imprenditoria e politici locali: ''O iniziamo per il bene della Pro Vasto - ha detto senza giri di parole - a costruire una società solida e duratura, con l'ingresso di nuove persone intenzionate a dare tutto l'aiuto possibile, altrimenti sarò il primo a lasciare. Di certo qualcun altro mi seguirà , come il presidente Crisci, visto che è impensabile sopportare un peso gestionale ed economico di non poco conto. Un brutto colpo, poi, è stato quello di aver ereditato debiti (si parla di circa 400 mila euro, ndc) accumulati dalle gestioni precedenti e non da noi che in tre stagioni di dirigenza abbiamo sempre azzerato quasi tutto. Non voglio rivangare il passato e le vicissitudini di questo campionato, però, a prescindere anche dagli errori commessi, nessuno può accusarci di non aver fatto nulla per la compagine biancorossa che si è salvata con molti sacrifici da parte di tutti. Aspettiamo una risposta concreta, diversamente metteremo nelle mani dell'amministrazione comunale la Pro Vasto. L'attaccamento ai colori della nostra squadra, della squadra di tutta la città , non basta se si è in pochissimi a tirare il carro''. Dopo tre anni di gestione Crisci-Moscato, cui si sono aggiunti, la scorsa estate, altri dirigenti, molti dei quali letteralmente ''fuggiti'', dimostrando, di fatto, che avevano ben altri interessi in seno alla società e, forse, non andati a buon fine, ora c'è il serio rischio di rivivere l'ennesima estate di tribolazioni. A titolo di curiosità , in occasione della cena di lunedì scorso, presenti, tra gli altri, pure i collaboratori Enrico Montanaro e Franco Nardecchia, mancavano all'appello Bracco, Postiglione, Vito e Logrieco. Insomma, anche in tal senso, è mancato il 'botto'.