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SALVEZZA IN CASSAFORTE PER LA PRO VASTO, MA IL FUTURO E' DENSO DI NUBI

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Missione compiuta per Luigi Baiocco, terzo allenatore della Pro Vasto, dopo Edy Bivi e Stefano Ferretti, e con la breve parentesi del dirigente Sandro Magnini, che ha mantenuto fede a quanto aveva promesso il giorno in cui aveva accettato di prendere per mano la squadra e traghettarla verso la salvezza diretta, senza passare per spareggi o play-out. Non è stato facile per Baiocco che si è trovato a dover lavorare con un gruppo di giocatori costruito da altri, quindi non ha potuto fare altro che portare in prima squadra qualche ragazzo promettente del settore giovanile locale che ha allenato per anni e fino all'esordio sulla panca della compagine biancorossa (Pro Vasto-Grottammare, 0-0). Si è fatto carico di un compito gravoso, questo perché credeva in ciò che diceva e che andava ad iniziare. Per il vastese Baiocco si è trattato pure dell'esordio nella categoria e, nel corso delle dodici giornate che l'hanno visto dare il massimo e lavorare con tutti, valorizzando specialmente i giocatori locali, è arrivata anche la soddisfazione di non aver mai perso allo stadio Aragona. E' stata dura, è vero, visto che per la salvezza diretta il conforto della matematica è arrivato solo all'ultima giornata (4 maggio 2008) della stagione regolare con il pareggio (1-1) interno contro il Venafro: ad entrambe le formazioni serviva un punto per stringersi la mano e darsi appuntamento al prossimo anno, senza rischiare e farsi male inutilmente. E' calato, dunque, il sipario su una stagione altalenante per la Pro Vasto, farcita di errori, ritardi e decisioni affrettate, ma anche di passione da parte di poche persone; sul comportamento di qualche giocatore, preferiamo stendere un velo pietoso. Dalla salvezza al futuro societario, il passo è breve: cosa accadrà ora, sono in tanti a domandarselo, visto che Lucio Moscato, da qualche mese riavvicinatosi alla squadra con il conforto, in primis, dei dirigenti Mimmo Crisci, Enrico Russo e Luigi Salvatorelli, non ha avuto peli sulla lingua: ''Siamo salvi e sono più che contento - si è affrettato a dire Moscato al termine della partita - però, personalmente, andrò avanti per il bene della Pro Vasto solo se le condizioni lo permetteranno. Non sono più disposto a sobbarcarmi il peso della gestione societaria con pochi amici. Sono pronto ad andare via, decisione che potrebbe prendere anche il presidente Crisci; basta far portare la croce a poche persone, c'è necessità di aiuti concreti, da parte di tutti, altrimenti amici più di prima. Voglio ricordare che abbiamo ereditato debiti pregressi accumulati dalle gestioni precedenti''. Sul piano tecnico, si parla della riconferma di Baiocco: ''Ho già ricevuto l'invito a restare - ammette - da parte della società che è contenta del lavoro svolto, però non ho preso alcuna decisione, visto che è necessario parlare seriamente per un eventuale rapporto di collaborazione. Bisogna ripartire con delle certezze e l'attuale dirigenza non può andare avanti solo grazie a poche persone, altri devono farsi avanti. La Pro Vasto non può accontentarsi della Serie D, la città merita ben altri palcoscenici. Ora ci godiamo la salvezza, senza dimenticare che con qualche punto in più avremmo chiuso la stagione a ridosso delle prime della classe. Un ringraziamento, evidentemente, va alla società per la fiducia accordatami e a quei ragazzi che mi hanno seguito, credendo fermamente nel mio lavoro. La svolta c'è stata dopo il brutto pareggio con l'Agnonese, con le vittorie a spese di Angolana e Campobasso''.
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