Era già scritto che la Pro Vasto avrebbe sofferto fino all'ultimo, quest'anno, prima di festeggiare la salvezza diretta che rimane, a prescindere da tutto, a portata di mano. L'altro ieri, disputando una delle più brutte partite di questo campionato, la Pro Vasto ha lasciato l'Umbria come peggio non poteva, avendo anche rimediato una batosta (4-2), la più sonora della stagione, che rinvia all'ultima giornata il discorso salvezza, senza passare per i play out. Contro l'Arrone, formazione matematicamente salva grazie ai tre punti conquistati e, forse, sottovalutata fin troppo e per buona parte del match, i ragazzi di mister Baiocco non hanno dato il massimo in termini di concentrazione, commettendo pure qualche errore di troppo che poteva e doveva essere evitato, specialmente a centrocampo, dove si è visto un Golia inguardabile e statico, e in avanti con Maggi non proprio in forma. I padroni di casa hanno saputo sfruttare le ripartenze veloci e sono stati bravi nei contropiedi, praticamente la loro forza grazie anche ad un campo piccolo. Un pizzico di sfortuna ha fatto il resto, evidentemente: sotto di un gol, Pazzi è andato vicino al pareggio, quando ha battuto una punizione da circa 35 metri, solo che il pallone colpiva l'incrocio dei pali e la gara si metteva subito in salita per la Pro Vasto, nonostante qualche raggio di sole nella ripresa, in virtù delle marcature di Della Penna, per lui la prima stagionale, e Pazzi. Tutto rimandato a domenica prossima, dunque, per l'ultima giornata della stagione regolare, quando i biancorossi ospiteranno il Venafro. Alla Pro Vasto è sufficiente un punto per salvarsi, altrettanto vale per i molisani: un pareggio, insomma, accontenterebbe entrambe le formazioni e ritrovarsi di fronte il prossimo anno. In caso di sconfitta, Lezcano e compagni potrebbero essere chiamati a disputare uno spareggio, prima di far parte, eventualmente, della griglia di partenza dei play out. Sono supposizioni. Contro il Venafro, mancheranno per squalifica Romaggioli e Tocci, ma rientrano Casavecchia e Chiavaroli. Continua, frattanto, l'inspiegabile ed assurdo silenzio-stampa di allenatore e giocatori, imposto da alcuni dirigenti.