La BioFox vince ancora e lo fa contro una squadra di alta classifica che nel turno di andata aveva rifilato qualcosa come 41 punti, ma sicuramente ad una formazione completamente diversa da quella che è stata in grado di superare quota 100 compiendo il sorpasso dopo appena 5 minuti di gioco per poi stare sempre avanti. Primo quarto chiuso da Ierbs, a fil di sirena, con un tiro dalla lunga distanza per il +7 (26-19) diventato, a seguire, +10 (29-19) con Fuiano che, non volendo essere da meno, apre la seconda frazione colpendo da 3. Gli ospiti cercano di mantenere il contatto e rosicchiano punticini per andare al riposo lungo con ancora tre lunghezze da recuperare (46-43). Si ritorna sul parquet e il tiro pesante arriva da Saverio Celenza (con una prestazione stratosferica e un bottino personale che arriva a 38) per l'avvio di un terzo parziale che taglia le gambe agli ospiti con un 33-16, con il massimo vantaggio per coach De Felice, dopo 9 minuti con un mini break di 9-0, che porta il divario fra le due formazioni a 22 punti (76-54) che scenderanno a 20 (79-59) quando alla fine rimangono soltanto 10 minuti. Il Sulmona però non ci vuole stare, accusa ancora un piccolo colpo che porta la BioFox al massimo vantaggio dopo 3 minuti (+23: 85-62), ma riesce poi a velocizzare il gioco e recuperano fino al -9 (90-81) quando però da giocare non rimangono che un paio di minuti che risulteranno essere troppo pochi. Pressare a tutto campo cercando di recuperare palla non paga ed i locali chiudono con 6 su 11 dalla linea della carità con le uscite per falli di Settevendemmie, Giammarco L., Mancinelli e il fallo tecnico a De Grandis F. che oramai avevano speso tutto. Per la ciliegina sulla torta risale in cattedra Ierbs che, a fil di sirena, piazza la tripla che vale il superamento di quota 100 e porta il suo bottino personale a 24 punti. Per Celenza è difficile trovare le parole per descriverne una prestazione già definita prima stratosferica, non segna moltissimo dalla lunga distanza (solo 1/7), ma è incontenibile con le sue incursioni e le sue personalissime realizzazioni, mette a segno 13 dei 15 tiri liberi a sua disposizione e... scusate se è poco!! Desiati torna su buoni livelli e infila tre conclusioni pesanti su 8 tentativi per i suoi 15 punti a referto, Di Pol gioca altri 40 minuti con una presenza di un peso notevolissimo sotto le plance sia in attacco che in difesa, Fuiano e Muratore completano un piccolo grande capolavoro da mettere in cornice. L'importanza della gara purtroppo non lascia spazio a Patullo e Marchesani (buone presenze per loro nel campionato juniores) che restano in panchina con Marco Spadaccini (nato nel 1990, utilizzato a tempo pieno nel suo campionato cadetti, e, alla bisogna, in quello juniores, un po' meno in C2). La BioFox arriva, con la vittoria odierna, a quota 14 e continua la sua risalita guardando avanti: prossimo impegno, in trasferta, a Roseto sponda Virtus che fu la prima vittoria, in questo campionato, dopo 6 sconfitte consecutive, ma tutto ciò conta poco perché la partita di ieri è veramente tutta un'altra storia e tutti gli avversari vanno affrontati con il dovuto rispetto, altrimenti si rischia di tornarsene a casa con le pive nel sacco, l'ultima gara insegna... TABELLINO PARTITA BIOFOX VASTO-POL. SULMONA 101-86 BIOFOX: CELENZA 38 (40'), IERBS 24 (28'), DESIATI 15 (36'), MURATORE 10 (34'), Fuiano 8 (16'), DI POL 6 (40'), Di Giulio 0 (6'), Spadaccini n.e., Marchesani n.e., Patullo n.e. All.: De Felice. SULMONA: CICCARELLI 20 (36'), Giammarco G. 13 (27'), PALOMBIZIO 11 (27'), MANCINELLI 11 (26'), SETTEVENDEMMIE 10 (18'), DE GRANDIS F. 10 (28'), Giammarco L. 8 (26'), Ramovic 3 (2'), Maiorano 0 (10'), Di Mascio n.e. All.: Di Ridolfo. ARBITRI: Tarquinio di Pescasseroli e Sciuto di Pescara. NOTE: Parziali 1°Q 26-19; 2°Q 46-43; 3°Q 79-59; Finale: 101-86. BioFox: T.L. 24/37 (65%); TIRI DA 3 9/28 (32%); FALLI: 22 Sulmona: T.L.: 22/25 (88%); TIRI DA 3: 6/22 (27%); FALLI: 30 Usciti x 5 falli: Settevendemmie (31': 79-59), Giammarco L. (37': 90-79) e Mancinelli (39': 90-81). Fallo tecnico: De Grandis F. (39': 91-81) Nella foto Saverio Celenza