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INCREDULITA' E STUPORE TRA I TIFOSI DELLA PRO VASTO DOPO L'ESONERO DI FERRETTI, SOCIETA' SOTT'ACCUSA

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Incredulità e sconcerto ed accuse dure alla conduzione della società. Tra i tifosi della Pro Vasto, all'indomani dell'incredibile ed inaspettato esonero dell'allenatore Stefano Ferretti, ci sono anche lo stupore e la rabbia a dominare la scena. Il 'benservito' al tecnico laziale, subentrato in corso d'opera ad un altro trainer esonerato (Edy Bivi) è arrivato realmente come un 'fulmine a ciel sereno', comunicatogli appena dopo la conclusione dell'allenamento di ieri mattina. Ferretti ed il vice presidente Enrico Russo, gli unici due a commentare ufficialmente l'accaduto, hanno parlato di una ''mancanza di fiducia della società nei confronti del mister''. Parole che di chiarezza ne fanno poca. La stranezza è anche rappresentata dal fatto che la sollevazione dall'incarico non è giunta dopo una sconfitta, è invece arrivata dopo una vittoria (seppur stentata), ma soprattutto quando per la prima volta dopo mesi la squadra è riuscita comunque ad abbandonare la scomoda posizione in zona play out. Tradotto dai tifosi: follia pura. Una società (a proposito, ma i quadri ufficiali di oggi quali sono?) è certamente libera di agire come meglio crede, è anche libera di non comunicare ai giornalisti locali la notizia dell'esonero (arrivata, per vie traverse, solo nel tardo pomeriggio, senza uno 'straccio' di comunicato ufficiale) ma sarebbe come minimo auspicabile una maggiore 'sensibilità', anche nel voler spiegare certe situazioni. Ed invece, niente. La 'parabola discendente' del calcio biancorosso, dunque, continua. Purtroppo. La retrocessione dello scorso campionato dopo una stagione di stenti e sofferenze, i dubbi estivi, gli appelli di Crisci e Moscato ad un maggiore coinvolgimento dell'imprenditoria cittadina nel progetto Pro Vasto, la formazione di una nuova società ed il suo lento e costante 'dissolvimento' (questo osserviamo) nel corso di questi mesi. Quando e dove terminerà questa 'parabola'? La parola Eccellenza non vorremmo mai e poi mai scriverla, ma il rischio è serio. Da qui alla fine del torneo ci sarà ancora da lottare e competere per la salvezza. Al neo allenatore Luigi Baiocco l'in bocca al lupo più sincero da parte nostra. Per lui il compito non sarà certamente semplice, in un ambiente che più scoraggiato ed 'arrabbiato' non si può. Baiocco esordirà in serie D domenica 10 febbraio a Grottammare. Si era già affacciato sulla panchina biancorossa in occasione del doppio turno di Coppa Italia con l'Agnonese. Ed il ricordo non è dei migliori, con entrambe le sfide affrontate nella evidente condizione di inferiorità con in campo la juniores: dopo il beneaugurante 1-1 in terra molisana, l'indecoroso 0-5 all'Aragona, nell'abbandono totale della dirigenza che in quella calda domenica d'agosto pensò bene di 'coccolare' Bivi e i suoi ragazzi piuttosto che andare anche a dare una semplice pacca sulla spalla a quei ragazzi 'mandati allo sbaraglio' ed umiliati in casa non certo per colpa loro. Tifosi sempre più inviperiti, tornando a parlare dei supporter biancorossi. Alcuni ipotizzano anche eclatanti iniziative di protesta. Dopo il 'deserto' degli ultimi tempi all'Aragona sarà forse un altro inequivocabile messaggio all'indirizzo di una società (non di una squadra) raramente amata.
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