Le storie, quelle belle. Quelle che ti emozionano anche quando i risultati non arrivano. Anche quando per un’intera gara sei lì a un passo dal podio e poi lo vedi sfumare proprio dove pensavi che invece non avresti avuto più problemi. È quanto accaduto sabato 5 ottobre a Londra durante l’appuntamento con le gare della Spartan Race che hanno visto la partecipazione anche del Team Change Fitness di Vasto. Dopo il rocambolesco podio della scorsa settimana questa volta dall’Inghilterra sono arrivati risultati sportivamente meno gratificanti, ma umanamente molto emozionanti ed entusiasmanti. E ogni Spartan Race, come la vita, è fatta anche e soprattutto di emozioni, prima ancora che di podi e traguardi raggiunti.
L’amarezza di un podio mancato
È stata tanta l’amarezza di Andrea Zaami, che stavolta era sicuro di poter raggiungere il podio. Le gambe reggevano e andavano come un atleta spera sempre che vadano. Il percorso era alla sua portata e tutto sembrava far presagire un grandissimo trionfo. Ma poi arriva l’ostacolo che non ti aspetti, le scarpe scivolano e quello che sembrava un passaggio tranquillo ha costretto Zaami a perdere tempo, posizioni e il vantaggio accumulato. L’amarezza ha iniziato a montare e anche i passaggi successivi non sono stati impeccabili come sperato. La gara si è conclusa lontano da quel podio tanto sognato e accarezzato, ma la legittima amarezza dell’atleta ha lasciato subito il posto all’emozionante consapevolezza di far parte di una grande famiglia.
Il Team Change di Vasto, molto più di una squadra
Alla Spartan Race di Londra hanno partecipato, oltre ad Andrea Zaami, anche Salvatore Di Bono, Daniele Ciccarella e Vito D’Annunzio e Faber D’Annunzio. Padre e figlio nella stessa sfida, per una gara che è una spettacolare palestra di vita. Faber D’Annunzio, diciannove anni e arrivato quinto nella sua categoria, ha potuto imparare molto sia nella famiglia di sangue che in quella di sudore del Team Change di Vasto. In entrambe le realtà ha appreso la capacità, mentale e fisica, atletica e di determinazione, per affrontare una Spartan Race. E i risultati sono già molto promettenti.
Dopo la Spartan di Londra è prevista una nuova gara, questa volta a Taranto. Dopo settimane di gare in giro per l’Europa è tempo di tornare in Italia. L’ebbrezza della trasferta, del confronto con spartani provenienti da tutto il mondo e di assaporare cosa significa realmente una Spartan va ora messa a frutto a poche centinaia di chilometri da casa. Dall’esperienza maturata sul campo si procederà al prossimo appuntamento in calendario per affrontare con ancora più convinzione e competenza gli ostacoli che si presenteranno innanzi.
Il Team Change Fitness è pronto a ripartire per nuove avventure, con lo spirito di sempre, con l’entusiasmo dei più anziani e le forze fresche dei nuovi. Perché così funzionano le famiglie e ora, recuperate le energie e analizzato nel dettaglio dove e come migliorarsi. L’amarezza del mancato podio della Spartan di Londra non è una sconfitta, ma la conferma che ora più che mai, come recita il motto Change, sarebbe “troppo facile mollare”.